16 aprile 2024
Aggiornato 11:30
sabato 19 agosto

Estate in città: canoe sul noncello, Pordenone da fiaba e teatro per bambini

Da mattina a sera giornata ricca di attività: all' Imbarcadero Marcolin, Canoe sul Noncello; alla Biblioteca Civica 'Pordenone da fiaba', proiezione di Maleficent e il segreto della Bella addormentata tra psicologia e teatro; infine al Molino Zuzzi 'Le avventure di Pinocchio'

PORDENONE - Varato anche per quest’estate il programma delle discese gratuite in canoa sul fiume Noncello, iniziativa inserita nell’ambito dell' Estate in città, frutto della collaborazione tra Comune di Pordenone, Polisportiva Montereale e Canoa Club Naonis. Le escursioni sono in programma per sabato 19 e 26 agosto e 2 e 9 settembre, con partenza dall'imbarcadero Marcolin alle 9, alle 11, alle 14 e alle 16 e dureranno circa due ore. L'ultima giornata (il 9 settembre) si terranno tre discese del corso d’acqua, con partenza alle 9 alle 11 e alle 13. Per le prenotazioni è necessario scrivere a corso.canoa@comune.pordenone.it (per informazioni si possono chiamare i numeri 339 7666227 e 328 8939867). Prima di affrontare la discesa del fiume, tre istruttori uno ogni 5 persone, illustreranno ai neofiti le modalità di conduzione della canoa. Poi in gruppo si navigherà fino a Vallenoncello con l’attracco alla Vecchia Dogana, rientro alla base in furgone. Le lezioni saranno impartite solamente ai maggiorenni, mentre i minorenni dovranno essere accompagnati. Grande attenzione sarà posta alla sicurezza, infatti ai partecipanti verranno fatti indossare giubbini salvagente e si useranno canoe che offrono le migliori garanzie di affidabilità, manovrabilità e stabilità. Collaborerà all’iniziativa anche il campione olimpionico Daniele Molmenti, che sarà presente con alcuni suoi istruttori. «Nella precedente edizione - commenta l’assessora all’ambiente Stefania Boltin, referente per l’iniziativa - abbiamo riscontrato un alto interesse di pubblico, per cui abbiamo deciso di riproporre l’iniziativa così da dar modo a sempre più persone di ammirare gli scorci dell’ambiente fluviale del Noncello, che altrimenti sarebbero preclusi alla vista e di sperimentare con esperienze dirette nuove attività sportive e di tempo libero».

Pordenone diventa da fiaba col progetto firmato Ubik Art
Sabato 19 e domenica 20 agosto per l’Estate in Città, Pordenone diventa da fiaba col progetto firmato Ubik Art, condotto da Viviana Piccolo e Veronica Loperfido, che approfondisce il segreto della Bella Addormentata tra psicologia e teatro: un percorso per entrare nel magico mondo della fiaba e conoscerne misteri, significati, simboli e segreti; imparare a tradurre i suggerimenti che le fiabe portano alla nostra anima per aiutarla a crescere e maturare attraverso passaggi iniziatici di dolore, lotta, comprensione, amore. Un viaggio dove il teatro e la psicologia si mescolano per navigare e orientarsi tra mondo ordinario e mondo straordinario.

Mini rassegna di incontri e laboratori
Ad aprire la mini rassegna di incontri e laboratori sarà sabato 19 agosto alle 17.30 in Biblioteca Civica la proiezione del film Maleficent, rilettura disneyana moderna della fiaba, protagonista Angelina Jolie. E’ esplicita la contrapposizione tra mondo spirituale, governato dalle leggi della bontà e dell'armonia e mondo materiale, dominato dalla brama di potere e dalla cupidigia, allo stesso tempo vi si descrive il principio femminile espropriato della sua possibilità di esprimersi (le ali della fata) e il principio maschile che guarda alla propria sopravvivenza nei termini di ampliamento del controllo sui beni terreni. Malefica impersona dunque il femminile privato della sua dignità di esistere e di avere potere sulla realtà, costretto a nascondersi e a difendersi. Allo stesso tempo la fata divenuta malvagia rappresenta in conflitto interiore e la dualità della maternità Alla fine la fiaba decreta la sconfitta del regno della sopraffazione e la vittoria del mondo incantato, il primato dei valori spirituali su quelli materialistici e la rivincita del femminile inteso come accoglienza, delicatezza e magia. Interessante notare infine come la protagonista, una fata dalle grandi ali, sia un simbolo che riemerge dalla preistoria e dalla più importante divinità che veniva adorata 5.000 anni a.C., la dea madre, o dea uccello, come evidenziato dagli studi dell’archeologa Marija Gimbutas su molte statuette votive con le ali, il becco e talora le zampe, alle quali si accompagnano spesso attributi simbolici legati alla gestazione e alla generazione. dall’altra parte, in re Stefano, troviamo un classico elemento archetipico di maschile dedito al potere, spietato e anaffettivo, ma che sa sedurre le donne per poi tarpar loro le ali.

Spiegazione psicologica della fiaba
La spiegazione psicologica della fiaba con passaggi di teatro verrà fatta la sera, sempre in biblioteca alle 20.30, con la presentazione di Luciana Basilicò e gli interventi dell’attrice Viviana Piccolo, e di Veronica Loperfido psicologa ed esperta in conduzione di gruppi; studiosa e appassionata di archetipi nella donna e nell’uomo, cicli della luna e femminile. Domenica 20 agosto alle 9.30 in due spazi diversi del Convento di San Francesco sono in programma due laboratori dedicati l’uno agli adulti (con Veronica Loperfido), l’altro ai bambini (con Viviana Piccolo), partendo dal presupposto che le fiabe possono essere un utile strumento utile a raccontare ciò che altrimenti non riusciremmo a dire. Passaggi di vita dolorosi e difficili, momenti di condivisione, momenti dolorosi o significativi che si vogliono trasmettere ai propri bambini: ecco che può nascere un linguaggio delicato e protetto che funge da ponte di comunicazione e comprensione.

E per i più piccoli 'Le avventure di Pinocchio'
Sabato 19 agosto alle 21 sarà uno spazio privato di grande suggestione come il Mulino Zuzzi (accanto alla stazione ferroviaria) ad aprire le porte a un evento dell’Estate in Città, dedicato ai più piccoli: Le avventure di Pinocchio, messe in scena dalla Compagnia Il Cerchio Tondo di Lecco, con l'organizzazione di Ortoteatro. Uno spettacolo nato con l’intento di essere fedele al testo originale di Collodi, per immergersi, attraverso il burattino, in un mondo epico, pieno di sfumature, di colpi di scena, di incontri. La storia è ambientata in una grande baracca di legno, con due animatori, fondali ispirati a quadri di Van Gogh, burattini di legno in stile con il racconto. Nella prima parte si assisterà alla nascita di Pinocchio e sulle sue esperienze interiori, rappresentate nell’ambiente casa. Poi Pinocchio attraverso la fuga scopre il fuori, i personaggi si moltiplicano, gli ambienti cambiano. Il ritmo diventa incalzante e la trasformazione coinvolge persino la baracca, per giungere all’epilogo con finale a sorpresa. I personaggi già noti all’infanzia vengono attesi e riconosciuti, come in un rito che diviene catarsi. Animatori: Marco Randellini e Maura Invitti. Supervisione di Walter Broggin. Per tutti. Ingresso gratuito.