18 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Il primo bilancio

Schneider anticipa: «Stagione con segno più per arrivi e presenze»

La presidente di Federalberghi assicura: «Il meteo è stato senza dubbio uno dei motivi per cui la stagione, fino ad ora, è andata molto bene. Abbiamo avuto caldo e belle giornate sin da maggio, questo ha comportato un ottimo andamento delle prenotazioni»

FVG - Una stagione estiva che promette un segno positivo per arrivi e presenze sia al mare che in montagna. È quanto conferma Paola Schneider, presidente di Federalberghi regionale: «Il meteo è stato senza dubbio uno dei motivi per cui la stagione, fino ad ora, è andata molto bene. Abbiamo avuto caldo e belle giornate sin da maggio, questo ha comportato un ottimo andamento delle prenotazioni. Sempre tenendo presente l’altro importante tema: la sicurezza. La nostra regione, come l’Italia intera, vengono considerate mete sicure. Per ora, non abbiamo ancora contezza dei dati ufficiali e precisi su presenze e arrivi, ma le sensazioni sono assolutamente positive e in miglioramento, rispetto allo scorso anno»

Tra i punti di forza, la genuinità
In questa estate 2017 si sono viste fiorire iniziative di tipo enogastronomico, anche di successo. «Questa tipologia di eventi fa bene al territorio - continua Schneider - lo promuovono e valorizzano. Il segreto, a mio avviso, è rimanere ancorati alle tradizioni tipiche di un luogo, senza snaturalizzare le sue caratteristiche. Il target di persone che sceglie il Friuli Venezia Giulia, per le sue vacanze, vuole riconoscerlo come luogo e terra ancora incontaminata e selvaggia. Insieme, ai suoi usi e alle consuetudini. Penso che, se offriamo il meglio di ciò che ci appartiene, e che proviene dalla nostra cultura, abbiamo già fatto tutto. Insieme, ad accoglienza e servizi. Siamo speciali perché genuini: conserviamo e offriamo le nostre unicità»

Sta cambiando l'atteggiamento verso il turista 
Aumentano i servizi e un atteggiamento di accoglienza verso il turista: «Le cose stanno migliorando anche da questo punto di vista. Non c’è più, soprattutto in montagna, quella ‘chiusura’ verso il turista. Si sta diffondendo una certa cultura del fare attività turistica, con il sorriso sulle labbra e la disponibilità. Aspetti essenziali. A tutto vantaggio anche di un considerevole incremento della qualità dell’offerta: locali aperti per più tempo la sera, in montagna; maggiore accoglienza. In poche parole: più professionalità»