19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
La presentazione ufficiale

ARLeF: l’Âf Blu diventa un progetto internazionale

Dopo il grande apprezzamento della prima puntata, che ha evidenziato le potenzialità di un prodotto valido dal punto di vista artistico e di una storia molto adatta per trasmettere al pubblico valori positivi e universali, il coinvolgimento della Tucker Film apre prospettive concrete per lavorare a uno sviluppo del progetto

UDINE - Lo spettacolo teatrale ‘Âf Blu’, ideato da Serena Di Blasio e trasformatosi poi in un divertente cartone animato - la cui puntata pilota è stata realizzata interamente in Friuli, in lingua friulana e con l’apporto di artisti e professionisti del nostro territorio - grazie al sostegno dell’ARLeF (Agjenzie Regionâl pe Lenghe Furlane), diventa ora un nuovo progetto di respiro internazionale con il coinvolgimento (in fase di produzione) dell’udinese Tucker Film la quale, per la prima volta, si mette in gioco con una produzione seriale animata.

Completamente friulano
La progettazione triennale prevede la realizzazione di 24 episodi della durata di circa 6 minuti ciascuna, confezionati completamente da talenti friulani sotto l’attenta e competente regia di Matteo Oleotto. Il bozzolo di questo primo canovaccio, è stato illustrato ad Avostanis (presso i Colonos di Villacaccia di Lestizza), il 22 agosto, durante la serata di ‘Provis viertis di culture furlane’.

Un prodotto valido dal punto di vista artistico
Secondo l’ARLeF, dopo il grande apprezzamento della prima puntata, che ha evidenziato le potenzialità di un prodotto valido dal punto di vista artistico e di una storia molto adatta per trasmettere al pubblico - soprattutto bambini di età prescolare (3-6 anni), ma non solo – valori positivi e universali quali il rispetto per le differenze, l’amicizia, la scoperta delle capacità dei singoli a reagire alle fragilità, il coinvolgimento della Tucker Film apre prospettive concrete per lavorare a uno sviluppo del progetto che, partendo dal nostro territorio e utilizzando la nostra lingua, possa acquisire un respiro e una diffusione molto ampia e interessante – dal punto di vista culturale, didattico e delle politiche linguistiche –, ma anche dal punto di vista del mercato.