19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il 31 agosto

Uomo nel Ledra: era solo un bagno refrigerante. Scatta la multa, decisamente salata

La segnalazione giunta attorno alle 10.30 era arrivata ai vigili del fuoco da alcune persone che avevano visto un individuo tuffarsi nel canale senza più uscirne. Sul posto impegnati nella ricerca, un gruppo di sommozzatori giunti da Trieste, i pompieri e la polizia locale

UDINE - Lo hanno visto tuffarsi nel Ledra e hanno subito chiamato i soccorsi. Il primo pensiero, vista la location scelta (poco adatta a un bagno refrigerante), è stato un gesto estremo. Ecco dunque che si è subito attivata la macchina dei soccorsi. Tutto inutile. L’uomo che nella mattina del 31 agosto si è buttato nel corso d’acqua, in realtà, voleva solo rinfrescarsi. Un bagno che gli è costato 3.333 euro. A tanto infatti ammonta la multa che si è visto consegnare il musicista di 59 enne, friulano ma residente in Francia, al momento ospite di parenti a Udine. 

Le chiamate di aiuto
La segnalazione giunta attorno alle 10.30 era arrivata ai vigili del fuoco da alcune persone che avevano visto un individuo tuffarsi nel canale senza più uscirne. Sul posto impegnati nella ricerca, un gruppo di sommozzatori giunti da Trieste, i pompieri e la polizia locale. Le operazioni - che per essere portate a termine in sicurezza hanno necessitato anche dell’abbassamento delle acque - però non hanno portato alcun esito, nonostante i molti uomini impiegati e le molte ore di ricerche.

Rintracciato il 'bagnante'
Attorno alle 15, quando le acque si erano abbassate e i sommozzatori potevano iniziare a lavorare in sicurezza, arriva la svolta: una pattuglia della polizia locale, all’altezza di via Passons, - come chiarisce il Messaggero Veneto - trova un uomo che corrisponde perfettamente alla descrizione e che indossava solo gli slip, in sella alla bici. Sano, senza alcuna volontà di togliersi la vita, l’uomo ha candidamente spiegato che voleva solo rinfrescarsi, viste le alte temperature. Niente bis nel pomeriggio, però, visto che si è trovato ‘fra le mani’ una sanzione di oltre 3 mila euro per atti contrari alla pubblica decenza e una diffida dal reiterare ‘il tuffo rinfrescante’.