25 aprile 2024
Aggiornato 14:30
L'anniversario

A 19 mesi dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni un appello a Papa Francesco

«Una preghiera - si dice nell'appello - che nutra la consapevolezza e l'impegno di tutti i cittadini e delle persone impegnate in politica perché si possa finalmente svelare la verità»

FIUMICELLO - Domenica saranno passati 19 mesi dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni, il ricercatore friulano ucciso a Il Cairo. Un'iniziativa è stata lanciata, e ha ricevuto già molte adesioni, affinché in ogni chiesa il giovane ricercatore sia ricordato in una preghiera nei diversi itinerari e differenti espressioni delle fedi religiose.

«Una preghiera - si dice nell'appello - che nutra la consapevolezza e l'impegno di tutti i cittadini e delle persone impegnate in politica perché si possa finalmente svelare la verità: conoscere tutti gli autori e i complici del tradimento, del sequestro, delle torture e dell'uccisione di Giulio e sapere perché, come è stato possibile e come sia possibile che quattro persone al giorno in Egitto subiscano la stessa orribile sorte. Una preghiera - recita ancora nell'appello - affinché l'unica pace possibile, quella che deriva dalla verità e dalla giustizia, venga finalmente concessa ai familiari di Giulio e a tutti noi, e significhi la liberazione dai compromessi, dall'ipocrisia, dalle complicità, dagli interessi. Violazione dei diritti umani, commercio delle armi, questione dei migranti e di tutta l'area del Mediterraneo costituiscono un unico intreccio».

«Si invitano, dunque, tutte le persone che lo desiderano, a cominciare dai parroci e dai responsabili di comunità di altre fedi religiose a sottoscrivere in brevissimo tempo questo appello che si cercherà di far giungere per domenica anche a papa Francesco». Hanno già sottoscritto l'appello, tra gli altri, don Luigi Fontanot, parroco di Fiumicello, don Luigi Ciotti e padre Alex Zanotelli.