29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
L'intervento

Rai Fvg, Fontanini: «Le nuove scelte aziendali sacrificano ulteriormente il Friuli»

«Pare che a guidare la redazione sarà un professionista proveniente dal Veneto – spiega il presidente della Provincia –, una decisione di rottura rispetto alla storica tradizione in base alla quale la testata era affidata a un giornalista locale»

UDINE - «Con un nuovo caporedattore probabilmente in arrivo dal Veneto e una squadra di nuovi giornalisti (provenienti, per la maggior parte, da fuori regione) e assegnati prevalentemente alla sede di Trieste, lo spazio già insufficiente dedicato alle notizie del Friuli continuerà a essere ulteriormente sacrificato». Lo afferma il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini preoccupato per il nuovo corso dell’informazione fornita dal servizio pubblico radiotelevisivo regionale. «Pare che a guidare la redazione sarà un professionista proveniente dal Veneto – spiega Fontanini –, una decisione di rottura rispetto alla storica tradizione in base alla quale la testata era affidata a un giornalista del Friuli Venezia Giulia. Se fosse confermata l’attuale ipotesi, in abbinata a una redazione potenziata per la maggior parte nella sede centrale e con pochi giornalisti locali, va da sé che nei tg e nei notiziari radiofonici il Friuli scomparirà a vantaggio, come sempre, delle notizie di Trieste, baricentro dell’informazione rilanciata dalla Rai regionale».

Fontanini rincara. «Non sono sufficienti una trasmissione radiofonica di venti minuti al mattino e al pomeriggio per approfondire tematiche di attualità o di cultura dedicate al Friuli che è vasto, ha quattro volte il numero di residenti di Trieste, lo spazio, specie nel telegiornale, dovrebbe essere direttamente proporzionale. Invece… questo equilibrio non ci sarà mai se non verranno adeguatamente potenziate le sedi di Udine e Pordenone con un congruo numero di giornalisti e tecnici come ci si attendeva. Solo un organico rafforzato, infatti, - fa notare Fontanini - consente alle redazioni di 'coprire' meglio il territorio. Un impegno di cui va dato atto alle troupe friulane ma con margini di manovra ridotti dalla carenza di personale». «Nelle scelte dei nuovi giornalisti – si chiede Fontanini – sono state considerate le peculiarità del nostro territorio? in primis la presenza di due grosse minoranze linguistiche, quella friulana e quella slovena, elementi di una storia e di un’identità del tutto particolare della nostra Regione? Questo per favorire un’informazione ancora più approfondita e puntuale». Secondo Fontanini, infine, «il Friuli continua a essere considerato dalla Direzione centrale romana della Rai, una periferia che non merita particolare attenzione».