29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
malasanità

Ussai e Frattolin, garantire più mezzi sanitari al Maniaghese

Nel Maniaghese terzo caso di ambulanza in ritardo in poche settimane. Con la trasformazione del Pronto soccorso in Punto di primo intervento, la giunta Serracchiani deve garantire più mezzi per coprire un territorio così vasto

MANIAGO - «Per tre volte, in poche settimane, nel Maniaghese un'ambulanza è arrivata in ritardo. Tre indizi fanno una prova. È evidente che, con la trasformazione del Pronto soccorso di Maniago in Punto di primo intervento (Ppi), va garantita una maggiore copertura di mezzi in quel territorio». Questa la denuncia del MoVimento 5 Stelle alla luce degli ultimi episodi di malasanità registrati nel territorio pordenonese.

«La riforma sanitaria targata Serracchiani - spiega il consigliere regionale del M5S Andrea Ussai - ha riconvertito molti ospedali e strutture di Pronto soccorso, situati anche nella zona pedemontana, in Presidi ospedalieri per la salute e in Punti di primo intervento dove non vengono più garantiti i ricoveri dei pazienti con patologia in fase acuta. Queste persone, infatti, vengono stabilizzate sul posto per poi essere trasportate al Pronto soccorso dell'ospedale di riferimento. È ovvio quindi che, fornendo risposte solo a situazioni di minore criticità e bassa complessità, questa organizzazione comporta un aumento dei trasporti verso gli altri ospedali».

«A Maniago - aggiunge la collega pentastellata Eleonora Frattolin - è presente un'unica ambulanza adibita sia agli interventi di soccorso sia ai trasporti secondari urgenti, di giorno e di notte. Nemmeno lo sforzo profuso dagli operatori della Centrale operativa del 118 per utilizzare al meglio i mezzi disponibili riesce a garantire i tempi previsti dalla normativa, cioè 8 minuti in area urbana e 20 minuti in aree extraurbane. L'assessore regionale Telesca, pertanto, deve attivarsi al più presto per analizzare le criticità e ottimizzare la disposizione e l'utilizzo delle ambulanze per evitare che questi disservizi continuino a ripetersi».

«Quello di Maniago - ricordano i consiglieri comunali del M5S Antonio Iracà e Johnny Didoni - è un territorio vastissimo dove, inoltre, sono presenti grosse industrie che producono anche di notte. È veramente grave che in questo contesto non sia attivo un Pronto soccorso e che anche la dotazione di mezzi sia carente. Il sindaco di Maniago Carli dovrebbe smetterla di sbandierare ai quattro venti i presunti investimenti nella sanità locale quando poi, alla prova dei fatti, i problemi quotidiani dei cittadini non vengono affatto risolti».