28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
L'intervento

Novelli (Fi) chiede di vietare la macellazione rituale musulmana

L'esponente forzista ha presentato una mozione alla giunta regionale. «Una pratica estremamente straziante per l'animale che la subisce, a causa della mancanza di qualsiasi stordimento o anestesia»

FVG - «Chiedere al Governo di vietare sul territorio nazionale la macellazione rituale, o quantomeno adoperarsi per modificare la normativa prevedendo lo stordimento degli animali, nonché fronteggiare con ogni mezzo il fenomeno della macellazione rituale svolta al di fuori dei centri autorizzati e mobilitare i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali, affinché implementino la vigilanza nei luoghi deputati alla macellazione islamica, per sincerarsi del puntuale rispetto della normativa vigente». E' questo il contenuto di una mozione presentata dal consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli alla giunta.

«La macellazione rituale musulmana (halal) - rileva Novelli - impone che l'animale sia integro e cosciente durante il processo di dissanguamento, richiesto dal precetto: vengono recisi nettamente trachea, esofago, carotidi e giugulari mentre l'animale è immobilizzato in una gabbia oppure appeso a testa in giù. Una pratica, come denunciato anche più volte sia dalle associazioni animaliste, ma anche da gran parte dell'opinione pubblica, estremamente straziante per l'animale che la subisce, a causa della mancanza di qualsiasi stordimento o anestesia. Il regolamento CE n. 1099/2009 del Consiglio del 24 settembre 2009 relativo alla protezione degli animali durante l'abbattimento, ammette la deroga ai metodi di stordimento per motivi religiosi, ma stabilisce che le macellazioni rituali possano essere fatte solamente presso un impianto autorizzato. Nonostante questo, visto che la precettistica e la tradizione religiosa prevedono sia lo stesso fedele a macellare ritualmente l'animale, si sono verificati negli anni passati (e continuano a verificarsi) conclamati casi di uccisioni in case, garage, palestre o giardini ledendo, in questo modo, le basilari norme igienico - sanitarie, in quanto chi macella al di fuori di strutture autorizzate compie un atto illegale e mette in pericolo la salute sua e della sua famiglia esponendosi, inoltre, al rischio di una pesante ammenda amministrativa e all'arresto (articolo 544 bis del Codice Penale)».

«I macelli autorizzati per legge alla pratica della macellazione rituale sono molto pochi (200 in tutta la penisola) - prosegue l'esponente di Forza Italia - sicché le macellazioni rituali illegali si verificano spesso, con grave pericolo in primis per la salute delle persone coinvolte nella pratica, secondariamente per la salute di chi abita in prossimità degli stabili in cui tali pratiche sono perpetrate. Visto che alcuni Paesi europei prevedono, anche per la macellazione rituale, il previo stordimento, considerando quest'ultimo un'inderogabile necessità etica dettata dalla civiltà e dal rispetto per il mondo animale - conclude Novelli - chiedo alla Giunta di adoperarsi affinché venga fatto altrettanto anche nel nostro Paese e che magari già il prossimo anno le pratiche possano essere modificate».