20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
A Udine

Crisi Bob Martin, la Cgil: «Un piccolo spiraglio c'è»

Giacomini al termine dell'assemblea: «Serve un acquirente con un piano industriale serio». Probabili due settimane di moratoria. A rischio oltre 70 posti di lavoro

UDINE - «C’è uno spiraglio, ma è solo il possibile inizio di un percorso. Un percorso che seguiremo passo dopo passo, nella consapevolezza che non si tratta soltanto di trovare un acquirente, ma che servirà un piano industriale serio per garantire un futuro alla Bob Martin e ai suoi dipendenti». È quanto dichiara il segretario generale della Cgil di Udine Natalino Giacomini al termine dell’assemblea tenutasi mercoledì pomeriggio a Udine, nel corso della quale, alla presenza del sindaco Furio Honsell, i sindacati hanno aggiornato i lavoratori sugli sviluppi della crisi Bob Martin.

«La prima novità – spiega Fabrizio Morocutti, segretario provinciale della Flai-Cgil – è l’incontro fissato per lunedì prossimo a Udine, nella sede del Confapi, con i rappresentanti dell’azienda, che ha manifestato la disponibilità a rinviare la chiusura di due settimane, la metà rispetto alla moratoria chiesta dalla Regione, alla quale dobbiamo dare atto di essersi mossa con grande tempestività. La seconda, più importante, è la conferma, da parte della stessa Regione, dell’interesse per un eventuale subentro manifestato da un imprenditore di fuori regione. Un piccolo spiraglio per le speranze dei lavoratori, ma importante se consideriamo che sei giorni fa la prospettiva era la chiusura immediata dell’azienda».