25 aprile 2024
Aggiornato 21:00
L'operazione dei carabinieri

Presa la banda delle carte di credito: in carcere una famiglia nomade

Erano specializzati in furti su autovetture, e in particolare nella sottrazione di carte di credito e documenti personali. In totale i capi di imputazione sono 53. Rubati oltre 60 mila euro, spesi al night e in telefoni cellulari

UDINE – Erano specializzati in furti su autovetture, e in particolare nella sottrazione di carte di credito e documenti personali. Per questo una banda di nomadi (tre uomini e una donna) è finita in carcere, con la sola eccezione della donna del gruppo, che essendo madre di minori, ha ottenuto gli arresti domiciliari. 

L’operazione, denominata ‘Beauty Life’ è stata compiuta dai carabinieri del Comando provinciale di Udine (a illustrare l'attività investigativa il maggiore Gabriele Passarotto della Compagnia di Cividale). La gang prendeva di mira le auto in sosta, tentando di aprirle senza ricorrere allo scasso o alla rottura dei finestrini. I furti riguardavano solo carte e documenti, con il denaro che veniva lasciato nei portafogli delle ‘vittime’, soprattutto persone straniere. In questo modo chi veniva derubato si accorgeva dopo diverso tempo della sparizione delle carte, dando modo ai ladri di fare acquisti e operazioni agli sportelli bancomat o in Posta. Molti, infatti, hanno l'abitudine di scrivere il codice del Pin o sulle stesse tessere o in biglietti contenuti nel portafogli. 

Il primo furto della banda risale al dicembre 2016 a Cividale del Friuli: con la carta postale e il bancomat sottratti sono state effettuate 33 operazioni (solo tre delle quali fallite) per un importo sottratto pari a 45 mila euro, tra Friuli, Veneto, Trentino Alto Adige e Slovenia (al Casinò di Nova Gorica). Il secondo furto è stato compiuto sempre a Cividale il 29 dicembre, il terzo a marzo 2017 a Pramariacco. In quest’ultimo caso, con le carte di credito asportate, venivano fatte operazioni illecite per un totale di 9 mila euro (14 le operazioni fraudolente). Ci sono stati altri furti a Premariacco e a Udine, e un tentato furto a Gradisca d’Isonzo. Il tutto è proseguito fino al maggio 2017. 

La banda è formata da una famiglia di nomadi residente a Udine e già nota alle forze dell’ordine: gli Hudorovich. Marco, il capobanda, 39 anni (che possedeva anche una pistola giocattolo), Natasha (moglie di Marco, 42 anni), il fratello Christian (33 anni) e lo zio Giovanni (50 anni). Due di loro sono già soggetti a sorveglianza speciale. In totale i capi di imputazione sono 53. Complessivamente sono stati sottratti oltre 60 mila euro, spesi al night e in telefoni cellulari.