27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Enti locali

Fusione tra comuni: dopo il no di Villa Vicentina, sarà il Consiglio comunale a decidere

Complessivamente c'è stato un esito favorevole alla fusione del 55,68%. Ma a Villa Vicentina hanno prevalso i no per 39 voti. Toccherà quindi agli eletti stabilire se procedere con l'accorpamento con Fiumicello

VILLA VICENTINA - A seguito dell’esito referendario sulla fusione che ha visto per Villa Vicentina 405 voti contrari e 366 favorevoli, il sindaco Gianni Rizzatti rimetterà al Consiglio comunale la decisione sull’opportunità di proseguire o meno con il processo di accorpamento con Fiumicello. Complessivamente, tra i due Comuni, c'è stato un esito favorevole alla fusione del 55,68%. «Non posso non tenere conto dei 405 voti contrari alla proposta di fusione (39 in più rispetto a quelli favorevoli) – spiega il primo cittadino – dopo essermi confrontato con la mia giunta, abbiamo deciso di portare l’esito referendario in Consiglio in modo che tutti igli eletti possano esprimersi sull’opportunità di far applicare la legge regionale in base alla quale il 'sì' complessivo del referendum porti alla fusione tra i due enti locali».

La legge regionale prevede infatti che il quesito del referendum sia approvato quando la risposta affermativa (il SÌ alla fusione) raggiunge la maggioranza dei voti validi espressi. Pertanto, per valutare l’esito del referendum, gli elettori dei comuni che intendono fondersi vengono considerati complessivamente.
La legge prevede inoltre che l’esito negativo del referendum non precluda l’esercizio dell’iniziativa legislativa della giunta regionale e degli altri soggetti legittimati. Ciò significa che il processo potrebbe essere portato avanti anche in caso di esito negativo del referendum. La decisione passerà quindi in questo caso al Consiglio regionale, che deciderà se approvare o meno la proposta di legge che dispone la fusione dei comuni.

Dopo lo svolgimento del referendum ed entro 60 giorni, se l’esito dello stesso è stato favorevole, la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale un disegno di legge sull’istituzione del nuovo Comune mediante fusione. L’iter si conclude con l’approvazione della legge-provvedimento che istituisce  il nuovo Comune nato dalla fusione.