19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
La denuncia

Mazzolini: «In ritardo i bandi per la gestione dei ristori sulle piste del Fvg»

A sollevare la questione è l’esponente del Carroccio ed ex presidente di Promotur Stefano Mazzolini, che punta il dito contro il direttore di PromoturismoFvg e contro l’assessore regionale Sergio Bolzonello

FVG - «Che intenzioni ha PromoturismoFvg con i punti ristoro dei poli sciistici che gestisce? I vertici della società sanno che senza la pubblicazione dei bandi non si riuscirà ad aprire in tempo per l’inizio della stagione sciistica?». A sollevare la questione è l’esponente del Carroccio ed ex presidente di Promotur Stefano Mazzolini, che punta il dito contro il direttore di PromoturismoFvg e contro l’assessore regionale Sergio Bolzonello.

«Tra gli immobili che erano proprietà di Promotur – spiega Mazzolini – ci sono i ristori a ridosso delle piste: tra questi, il più grande è il 'Cubo' in cima allo Zoncolan, punto di arrivo della funivia, dove Promotur, in passato, ha investito diversi milioni di euro. L’ultimo gestore ha abbandonato il campo nella primavera del 2017, ma ad oggi nulla si sa e nulla è stato pubblicato sul sito di PromoturismoFvg in merito della nuova procedura di affidamento. Lo stesso – precisa Mazzolini – vale per gli altri poli sciistici, dove a giorni scadranno i contratti di affitto di altri tre importanti ristori: la 'Baita Florianca' a Tarvisio, il 'Rifugio Arneri' e il 'Val dei Sass' a Piancavallo. Come mai, dato che i tempi tecnici minimi per un affidamento di questo tipo variano dai 60 agli 80 giorni, nulla è stato pubblicato da PromoTurismoFvg?».

Un modus operandi che, per l’ex presidente di Promotur, rischia di penalizzare i poli sciistici e le persone che proprio grazie alla stagione invernale riescono a trovare un’occupazione. «Purtroppo non possiamo aspettarci molto da una giunta che in cinque anni non ha speso un euro per la crescita e lo sviluppo dei poli sciistici. Il danno, per l’economia e l’immagine delle nostre stazioni sciistiche, sarebbe enorme se questi punti ristoro restassero chiusi: mi auguro quindi – conclude Mazzolini – che ci si attivi subito con la pubblicazione dei bandi: la montagna ha bisogno di attenzione e di azioni concrete: basta con gli slogan e con le false promesse della politica».