23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
A Palmanova

Sesso nel centro massaggi cinese: 2 arresti e 7 denunce

L’attività ha portato al sequestro di oltre 11 mila euro in contanti, due carte di debito della Bank of China, pc portatile, documenti per l’acquisto di un’abitazione in Cina per un valore di circa 250 mila euro e sette telefoni cellulari

PALMANOVA - Si è chiusa all’alba del 26 settembre un’indagine condotta dalla stazione di Palmanova e finalizzata a contrastare il fenomeno della prostituzione all’interno dei centri massaggi cinesi. A essere preso di mira è stato il Centro Luna, che si trova alle porte della città stellata. A finire in carcere sono state due cittadine cinesi, con sette persone (due italiane e cinque cinesi) che sono state denunciate in stato di libertà. Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione i capi d’accusa. L'operazione, denominata 'Luna 2017', è stata descritta dal capitano Stefano Bortone.

Le indagini sono state avviate ad aprile
L’attività investigativa è iniziata lo scorso mese di aprile e si è chiusa martedì 26 settembre all’alba. A finire in manette M.C, 40enne cinese residente a Porpetto, dipendente e amministratrice del centro massaggi (accusata di sfruttare l'attività di prostituzione di una connazionale), e X.S., 32enne cinese residente a Udine, anch’essa dipendente del centro. Le due donne sono state portate nel carcere di Trieste. Le due persone di nazionalità italiana sono finite nei guai in quanto erano a conoscenza dell’attività di prostituzione in atto nel Centro massaggi: si occupavano di accompagnare le ragazze e si occupavano di varie incombenze giornaliere connesse all’attività (cambio di lenzuola, fornitura di acqua potabile). Si tratta di un 82enne di Bagnaria Arsa e un 52enne di Porpetto.
Deferiti in stato di libertà anche altri 5 cittadini cinesi, che partecipavano ai proventi del Centro massaggi. L’attività ha portato al sequestro di oltre 11 mila euro in contanti, due carte di debito della Bank of China, pc portatile, documenti per l’acquisto di un’abitazione in Cina per un valore di circa 250 mila euro e sette telefoni cellulari.

Ogni giorno il Centro incassava fino a 400 euro al giorno
Le prestazioni sessuali avevano un costo, per i clienti, compreso tra i 50 e i 100 euro a seconda del servizio richiesto (in alcuni casi si arrivava anche a rapporti completi). Il denaro è stato trovato sotto un bancale in legno e nell’intercapedine di un letto. L'attività funzionava di giorno e di notte, con gli incassi giornalieri che si aggiravano tra i 250 e i 400 euro. Varia la clientela: giovani e meno giovani, imprenditori e artigiani, friulani, veneti e sloveni. La fase conclusiva delle indagini è stata portata a termine con la collaborazione del Norm delle stazioni di Pavia di Udine, Villa Vicentina, Torviscosa e San Giovanni al Natisone. L'immobile che ospitava il Centro è stato posti sotto sequestro.