23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
L'incontro

«A palazzo Belgrado l’Agenzia europea delle lingue minoritarie»

La proposta arriva dal presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che ne ha parlato con il Commissario Ue per istruzione, cultura, giovani e sport, Tibor Navracsics

UDINE - Il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini ha candidato palazzo Belgrado a diventare sede dell’Agenzia europea delle lingue minoritarie. La proposta è stata rivolta al Commissario Ue per istruzione, cultura, giovani e sport, Tibor Navracsics che si trova in questi giorni a Udine per partecipare al 13° Forum internazionale dell'Euroregione Aquileiese. Fontanini ha colto l’occasione della visita, la prima di Navracsics in Friuli, per lanciare l’idea di trasformare il palazzo dell’Ente, una volta concluse tutte le attività amministrative, nella sede di un’istituzione molto prestigiosa e di cui il Friuli, per la sua storia e per il patrimonio linguistico che lo contraddistingue, potrebbe essere la location ideale. 

«Ho descritto al Commissario Ue  – racconta il presidente Fontanini che, in occasione dell’incontro, era affiancato dal vice presidente Franco Mattiussi – la grande ricchezza identitaria che caratterizza la nostra terra, territorio che, per effetto della posizione geografica, è stato punto obbligato di passaggio e di incontro di tanti popoli. Eredità di quel passato sono le tre minoranze linguistiche riconosciute: quella friulana, quella tedesca e quella slovena, tutelate da apposite norme.  Per queste caratteristiche, unitamente alle iniziative già ospitate di richiamo europeo, penso a esempio al festival 'Suns Europe', il Festival europeo delle arti performative in lingua minoritaria, il Friuli ha le carte in regola per poter ospitare l’Agenzia, iniziativa che aveva mosso i primi passi all’epoca del Governo Tondo. Ora, con la disponibilità di palazzo Belgrado, a Udine, può diventare nuovamente attuale».

Altro tema affrontato durante l’incontro tra Fontanini, Mattiussi e il Commissario Ue, la valorizzazione del turismo religioso e dei cammini di fede. I vertici di palazzo Belgrado hanno messo in evidenza la portata del progetto 'Romea Strata' (elaborato dall’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza e di cui la Provincia di Udine è partner)  e delle significative ricadute per il territorio dal punto di vista economico, auspicando possa inserirsi nella 'Route culturale dei Cammini Europei', ovvero all’interno delle grandi direttrici che solcano l’Europa, iniziativa gestita direttamente dalla Commissione Europea. «Abbiamo consegnato al Commissario una relazione con le linee guida del progetto che ha già beneficiato di contributi europei con il programma Interreg Italia-Austria. Nella documentazione – fa sapere Mattiussi – sono evidenziati anche gli obiettivi dello stesso, oggetto di contatti con la direzione del Commissariato europeo sui Cammini e oggi messi anche a conoscenza del Commissario alla cultura»