19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Il lutto

Il Friuli ha salutato per l'ultima volta Luciano Lunazzi

Centinaia di persone hanno voluto dare l'ultimo saluto all'eclettico artista friulano trovato senza vita mercoledì sera, che ha fatto del suo stile di vita un marchio di libertà e di condivisione

UDINE - «Hai ripreso a viaggiare come facevi un tempo e questo deve essere il tuo viaggio più bello, oltre lo spazio e il tempo, altrove». Così gli amici hanno voluto salutare Luciano Lunazzi al termine dei funerali celebrati nella cappella di San Vito, a Udine. Centinaia di persone hanno voluto dare l'ultimo saluto all'eclettico artista friulano trovato senza vita mercoledì sera, che ha fatto del suo stile di vita un marchio di libertà e di condivisione. Una folla commossa ma anche divertita nel ricordare com'era Luciano: tanti gli aneddoti di chi gli era davvero amico, di chi l'aveva magari incontrato qualche sera a La Tavernetta, di chi ci aveva scambiato due parole per caso, in friulano, per la strada. 

«Eri libero dalle gabbie più comuni Luciano - ha continuato il messaggio degli amici - libero dal giudizio facile di chi crede di sapere, libero dalla schiavitù del possesso. Deriseravi solo esprimerti nelle tue creazioni artistiche per poterle condividere con grazia». L'ha voluto rimarcare anche il prete che ha celebrato il funerale («un prete africano e non indiano», come puntualizzato dopo un errore della stampa locale), «Luciano l'aveva già capito: inutile avere paura della morte: la vita va vissuta senza timore. E lui l'ha fatto, da vero artista». Luciano era una persona rara, che non giudicava e che non importunava nessuno, capace di vivere con «un cuore ribelle e uno sguardo lucido su questo mondo pieno di colori e così scellerato», capace di partorire frasi a metà tra la rivelazione e la follia. «Tienici un posto sul tuo bus preferito, mandi Luciano». 

Ora gli amici di sempre continueranno a ricordarlo ogni martedì, a La Tavernetta di via Cividale. E continueranno anche a portare avanti le sue battaglie, perchè di artisti indigenti ce ne sono molti, e di spazi per dare la possibilità di esporre le loro poco, invece, ce ne sono pochi. Da qui l'appello lanciato alle istituzioni locali (tra i presenti, il consigliere regionale Vincenzo Martines e l'assessore Antonella Nonino), perchè non abbandonino chi vive con l'arte e con la creatività.