20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
audizione in IV Commissione

Stadio Friuli: si punta a una fruizione 7 giorni su 7

Ci sarà spazio per il divertimento con una discoteca, una birreria, areee giochi per bambini. Poi dovrebbe sorgere anche una piscina da 50 metri. Quello che è stato escluso è la nascita di un nuovo centro commerciale

UDINE - La valorizzazione edilizia dello stadio di Udine, in particolare il progetto, le procedure amministrative e le specifiche competenze, sono stati i temi oggetto di un'audizione in IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), con il sindaco del capoluogo friulano Furio Honsell, il direttore amministrativo dell'Udinese Calcio Alberto Rigotto, alla presenza dell'assessore Maria Grazia Santoro. Ed è stata proprio l'esponente della giunta a chiarire che la legge Del Rio sull'impiantistica sportiva, recepita dalla legislazione regionale, è una norma di compatibilità e di accelerazione della procedura e riguarda la funzionalità e la sicurezza delle strutture. La Regione, ha precisato, valuterà quali sono le sue competenze in base ai contenuti del progetto.

Le indicazioni del Comune di Udine
«A Udine, in materia di stadi calcistici e di partnership pubblico/privata abbiamo fatto la storia - ha esordito il sindaco Honsell -. Prima la struttura ci costava un milione all'anno per mantenerla conforme agli standard nazionali ed europei, ora questo onere è della società Udinese calcio, che ha l'interesse al suo utilizzo. A noi rimangono a disposizione una ventina di giornate all'anno da utilizzare per concerti e altre iniziative pubbliche e a noi bastano. Abbiamo fatto i dovuti approfondimenti - ha aggiunto Honsell - e siamo riusciti a individuare le modalità per tutelare tutti gli aspetti importanti, l'interesse pubblico e la pubblica utilità su tutti. Dopo la ristrutturazione dello stadio sono rimasti a grezzo circa 16.000 metri quadri, che non vanno lasciati così ma impiegati nel miglior modo possibile. Il percorso che abbiamo messo in piedi - così ancora Honsell - prevede una delibera della giunta comunale che ha definito il percorso; una conferenza dei servizi preliminare; la presentazione della versione integrata del progetto; la conferenza dei servizi definitiva, che ha la capacità autorizzativa massima. Ma abbiamo anche chiesto un parere all'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione, per avere il massimo delle tutele». Tra i paletti che sono stato messi, il sindaco di Udine ha ricordato la superficie commerciale che non potrà superare il 20% del totale, il rispetto di parametri quali sostenibilità ambientale, risparmio energetico, riutilizzo dei materiali, limitazione delle emissioni in atmosfera, la previsione di spazi per la promozione del territorio, ma anche per il relax e il tempo libero.

Le idee per la valorizzazione dell'impianto 
«Le norme regionali del 2015 e del 2016 - ha quindi affermato Rigotto - sono solari e indicano in modo chiaro il percorso da intraprendere. L'auspicio è che quando vengono presentati progetti importanti, innovativi, capaci di generare un positivo impatto, si entri subito nel merito dei contenuti, così da poter mettere a frutto nei tempi più brevi possibili i soldi che i privati decidono di investire».
Ma quali sono le idee progettuali dell'Udinese? Si punta a creare una zona accessibile 7 giorni su 7. Ci sarà spazio per l'attività istituzionale con gli uffici del Coni di società sportive e con aree dedicate agli sponsor, ma anche al divertimento con una discoteca, una birreria, areee giochi per bambini. Poi dovrebbe sorgere anche una piscina da 50 metri. Quello che è stato escluso è la nascita di un nuovo centro commerciale, anche perchè i negozi he saranno insediati dovranno occupare solo il 20% dei 16 mila metri quadrati a disposizione. Spazio poi a un'area congressi e museale, a un centro di medicina sportiva, per finire con una zona da dedicare alla promozione del territorio.