25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
politica

Piccin: strategia aziendale Insiel non soddisfacente

«È evidente che la strategia portata avanti in questa legislatura da Insiel non può essere soddisfacente». Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia

«È evidente che la strategia portata avanti in questa legislatura da Insiel non può essere soddisfacente». Questo il commento di Mara Piccin, consigliere regionale di Forza Italia, a seguito all'audizione del presidente di Insiel in I Commissione consiliare.

Una grande organizzazione
«Una società - spiega la consigliera forzista - che ha 663 dipendenti per un costo annuo di 43,6 milioni, quando l'omologa società della Lombardia conta 463 dipendenti e un costo di 31,7 milioni, dovrebbe avere altri risultati rispetto alla progettazione di una app che permette di vedere gli orari di apertura delle farmacie, già consultabili da diversi anni su Google, o di chiamare il 112, per il quale basta premere tre tasti». Nella home page di Insiel troviamo i 'numeri che contano': 2.600 km di cavi di fibra ottica, 26.000 caselle e-mail gestite, 1925 server virtuali e 207 Comuni in convenzione.

Una nuova visione per il 2017
Quando la fibra non è ancora presente in alcune zone semicentrali dei capoluoghi di Provincia, la regione utilizza Outlook della Microsoft per le mail e non tutti i Comuni della Regione sono in convenzione con Insiel. Sui servizi si registrano i diversi blackout del NUE e le difficoltà con le piattaforme web per la richiesta di contributi regionali che hanno dovuto far intervenire anche il Consiglio regionale in via legislativa per riaprire i termini di un bando, a detta dell'assessore, per le difficoltà derivanti dalla nuova modalità di richiesta online. La consigliera pordenonese conclude: «Il passaggio di Insiel da software house a service provider e system integrator non era sicuramente una facile transizione. È evidente però che, nel 2017, nell'era delle app gratuite una nuova vision dovrà guidare la società verso una maggiore efficienza».