26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Soddisfatto l'assessore Panontin

Dal Consiglio di Stato via libera al Piano Faunistico Regionale

I giudici di Palazzo Spada, nell'evidenziare la centralità del Piano come strumento di programmazione generale nel regolare il delicato equilibrio tra la tutela del patrimonio faunistico e le attività di caccia, hanno ritenuto legittima la scelta della Regione

FVG - La Terza Sezione del Consiglio di Stato ha accolto l'appello della Regione Friuli Venezia Giulia e ha riformato la sentenza del Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) per il Friuli Venezia Giulia, che aveva annullato il Piano Faunistico Regionale.

I giudici di Palazzo Spada, nell'evidenziare la centralità del Piano Faunistico come strumento di programmazione generale nel regolare il delicato equilibrio tra la tutela del patrimonio faunistico e le attività di caccia, hanno ritenuto legittima la scelta regionale di salvaguardare, mediante particolari restrizioni all'esercizio dell'attività venatoria, alcune specie animali, come quella dell'allodola e della tortora, ma anche di limitare «le prove cinofile con cani da seguita su lepri, cinghiali e caprioli». «Si tratta - secondo il Consiglio di Stato - di tutelare alcuni animali ritenuti più vulnerabili, privilegiando forme di caccia meno invasive per l'ambiente circostante».

Soddisfazione è stata espressa dall'assessore regionale alla Caccia, Paolo Panontin. «Le nostre argomentazioni tecniche e di merito sono state ritenute degne di attenzione e sono state premiate», ha osservato Panontin. «Il Piano faunistico regionale - così l'assessore - è stato frutto di un lavoro lunghissimo e iniziato ben prima che io assumessi la delega alla Caccia, lavoro che ha consentito a questa Regione di dotarsi di uno strumento programmatorio in materia faunistica venatoria».
«A questo punto - ha aggiunto Panontin - si chiude, per quanto riguarda il tema della pianificazione faunistica, un lungo iter e un percorso anche difficile. Quel piano, come abbiamo sempre detto, potrà subire dei necessari aggiustamenti e delle revisioni dinamiche, ma l'impianto complessivo è fatto salvo. Unitamente agli interventi normativi che abbiamo recentemente approvato in Consiglio regionale e quindi adottato, il dossier caccia manca solo di alcuni aspetti per essere definitivamente archiviato in questa legislatura».