19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Dal 28 al 31 ottobre

La Cineteca del Friuli presenta ‘La morte corre sul fiume’

La storia è ambientata nel sud degli Stati Uniti negli anni seguenti la grande crisi del 1929. L'abile e sinistro predicatore Harry Powell sposa la giovane vedova madre dei due bambini protagonisti, John e Pearl, diventando l'orco cattivo che li minaccia nel tentativo di recuperare il bottino di una rapina che il padre aveva loro affidato nascondendolo in una bambola

GEMONA - La Cineteca del Friuli propone in questi giorni al Cinema Sociale di Gemona ‘La morte corre sul fiume’ (The Night of the Hunter, US 1955), unica straordinaria prova di regia dell'attore Charles Laughton. Capolavoro senza tempo, che ha regalato a Robert Mitchum uno dei grandi ruoli della sua carriera e ha ispirato registi come Martin Scorsese, Terrence Malick, Neil Jordan e molti altri, La morte corre sul fiume è tornato in sala restaurato, in versione originale con i sottotitoli in italiano, grazie al progetto "Il Cinema Ritrovato al cinema" della Cineteca di Bologna. Quattro le occasioni per vederlo a Gemona: sabato 28 ottobre (alle 19.15), domenica 29 (alle 20.30), lunedì 30 e martedì 31 (alle 19.15).

La vicenda
La storia è ambientata nel sud degli Stati Uniti negli anni seguenti la grande crisi del 1929. L'abile e sinistro predicatore Harry Powell sposa la giovane vedova madre dei due bambini protagonisti, John e Pearl, diventando l'orco cattivo che li minaccia nel tentativo di recuperare il bottino di una rapina che il padre aveva loro affidato nascondendolo in una bambola. Nel cast anche Lillian Gish, una delle più grandi attrici del cinema muto.

Piani di lettura
Caratterizzato da una pluralità di significati e di piani di lettura, La morte corre sul fiume, che si avvale della sceneggiatura di James Agee (dal romanzo di Davis Grubb) e della fotografia di Stanley Cortez, rappresenta un unicum nella storia del cinema, difficilmente classificabile per i diversi generi che tocca - dal noir alla favola per bambini passando per la satira religiosa - non senza trasgredirne le regole. Simbolo degli opposti inconciliabili del film è la celebre immagine di Mitchum/Powell con le lettere delle parole "love" (amore) e "hate" (odio) tatuate sul dorso delle dita di una e dell'altra mano.

Info: www.cinemateatrosociale.it, 348 8525373.