26 aprile 2024
Aggiornato 03:00
DAL 16 NOVEMBRE

Pordenone, l'Europa inquieta raccontata dalle prime linee, 3 incontri curati dal giornalista Roberto Reale

Saranno tre appuntamenti su nodi fondamentali per il futuro dell’Europa: il rapporto con la religione islamica, la mancanza di una vera opinione pubblica europea di un dialogo comune, la questione delle migrazioni e il problema dei rifugiati

PORDENONE - Il sogno dell’unità europea appare oggi sbiadito, l’Europa contemporanea è inquieta: percepita come una macchina tecnocratica a danno del potere d’acquisto delle famiglie e del lavoro, fatica a trovare sostegno nelle organizzazioni politiche nazionali, incapaci di dare risposte alle emergenze del nostro tempo. Non ultima quella del terrorismo islamico fondamentalista che ha generato il panico, mettendo in contrapposizione sicurezza e libertà civili. «È questo il contesto dal quale intende muovere e ragionare la edizione 2017 degli Incontri di cultura storico politica dell’Irse», spiega il giornalista e scrittore Roberto Reale, coordinatore dell’edizione 2017 dei Dialoghi di cultura storica e politica promossi dall’Istituto Regionale di Studi Europei. 'Europa inquieta', tre incontri in programma a Pordenone da giovedì 16 a giovedì 30 novembre, nell’Auditorium del Centro culturale Casa Zanussi di Pordenone (via Concordia 7) dalle 15.30.

Si parlerà dei nodi fondamentali per il futuro dell'Europa
Tre appuntamenti settimanali su nodi fondamentali per il futuro dell’Europa: il rapporto con la religione islamica, la mancanza di una vera opinione pubblica europea di un dialogo comune, la questione delle migrazioni e il problema dei rifugiati. Temi caldi che verranno affrontati confrontandosi con il punto di vista di tre giornalisti, osservatori dalla prima linea degli snodi nevralgici del nostro tempo: Zouhir Louassini, Stefano Lamorgese, Nico Piro. «L’approccio scelto - osserva ancora Reale - è stato quello di abbinare l’esperienza con la comunicazione: leggere il presente, nell’era dell’informazione totale, non può prescindere dalla dimensione insieme mediatica e culturale dei fenomeni. Ce lo dicono i dati sulla cosiddetta percezione dei problemi. Tutto ciò che genera paura risulta ingigantito dalla rappresentazione degli eventi, da come questi rimbalzano e vengono amplificati dai media. La sfida per ridare un avvenire di speranza all’Europa passa pure da qui: dalla capacità di far prevalere la conoscenza sugli eccessivi allarmismi».

Primo appuntamento: 'La presenza della religione islamica in Europa: quale dialogo possibile?'
Si parte dunque giovedì 16 novembre alle 15.30 con il focus su 'La presenza della religione islamica in Europa: quale dialogo possibile?', in dialogo con Zouhir Louassini editorialista di L’Osservatore Romano e giornalista Rai. Al centro dell’incontro i diritti civili troppo spesso contrapposti ai valori religiosi: si parlerà dei fondamenti intorno ai quali cercare nuovi equilibri di integrazione, e del ruolo delle donne, questione centrale nel confronto con la religione islamica. Zouhir Louassini lavora a Rai News dal 2001 ed è visiting professor in molte università italiane e straniere. Collabora con l’osservatore Romano e con Radio Medi1 (Marocco), ha scritto per quotidiani arabi come al-Hayat, Lakome e al-Alam e per El Pais.

Secondo appuntamento: 'La costruzione mediatica di un’opinione pubblica anti-Europa'
Giovedì 23 novembre riflettori su 'La costruzione mediatica di un’opinione pubblica anti-Europa', una piccola indagine intorno agli obiettivi fondanti dell’Unione Europea: favorire la coesione delle genti del continente attraverso norme comuni economiche e in tema di diritti e libertà politica. Roberto Reale ne discorrerà con il giornalista Rai Stefano Lamorgese, esperto di multimedialità e docente universitario, impegnato nella redazione di Report. Stefano Lamorgese è anche autore televisivo ed ha sviluppato una vasta esperienza nella produzione editoriale multipiattaforma.

Terzo appuntamento: 'Migranti economici e rifugiati politici'
Giovedì 30 novembre ultimo appuntamento legato a 'Migranti economici e rifugiati politici'. Si dice spesso «aiutiamoli a casa loro», ma cosa sta succedendo a casa loro, e perché arrivano a casa nostra? Se lo chiederanno Roberto Reale e l’inviato TG3 Nico Piro, volto noto al grande pubblico, premio Ilaria Alpi 2008, premio Marco Luchetta 2009 e Premio Giancarlo Siani 2011, insignito lo scorso anno del premio 'Best Emerging Filmaker' in occasione di 'The African Film Festival' a Dallas. Nico Piro si occupa da oltre un decennio di aree di crisi e zone di guerra, in particolare dell’Afghanistan ma anche di Georgia, Sierra Leone, Grecia. Situazioni diverse: conflitti, epidemie, crisi economica.

Partecipazione gratuita aperta a tutti
La partecipazione agli incontri è gratuita e aperta a tutti, crediti di partecipazione per gli studenti. Come consuetudine ampio spazio sarà dato al dibattito con interventi liberi. È comunque gradita l’iscrizione, facendo pervenire i propri dati a irse@centroculturapordenone.it   tel. 0434 365326  Informazioni a:www.centroculturapordenone.it/irse