29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
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Illy dall'America non chiude a una possibile candidatura a presidente della Regione

Alla domanda sulla possibilità che possa essere lui il capofila del centrosinistra, ha replicato così: «Preferirei non fare dichiarazioni su questo tema, anche per non suscitare aspettative»

FVG - L’ipotesi della candidatura di Riccardo Illy nello schieramento di centrosinistra è tutt’altro che remota, anzi. La conferma è arrivata nella giornata di giovedì 16 novembre, quando lo abbiamo contattato negli States dove si trova per lavoro. Alla domanda sulla possibilità che possa essere lui il candidato ha replicato così: «Preferirei non fare dichiarazioni su questo tema, anche per non suscitare aspettative». Abbiamo ribattuto affermando che la sua risposta non chiudeva la porta alle voci che lo danno come possibile candidato in Fvg. L’ex presidente della Giunta regionale ha così risposto: «Al momento, finché pende la sentenza di appello della Corte dei Conti, è un no». Ma è un no, quello di Illy, che potrebbe essere fugato molto presto. Ecco perché.il 2018

Chi sono i ‘pro Illy’
La sentenza di cui parla riguarda la vendita di immobili cartolarizzati a trattativa privata. La Corte de Conti aveva eccepito che il prezzo in questione non sarebbe stato congruo. Comunque l’udienza si è tenuta nei primi giorni di ottobre e, dunque, a breve, se ne conoscerà l’esito. E stando ai rumors che rimbalzano da Trieste, la vicenda sarebbe stata superata senza problemi. E a quel punto…Illy non si è spinto oltre. Bisognerà quindi attendere la sentenza per capire se il pressing messo in atto da più parti darà i suoi frutti.
A chiedergli di scendere in campo sono diversi settori del Pd, in primis quello triestino. Lo stesso ex sindaco Roberto Cosolini, che pure sta appoggiando Bolzonello, sarebbe pronto a un passo indietro a favore dell’ex governatore. Ma anche il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, sarebbe bene disposto come anche il leader pordenonese dei Cittadini, Bruno Malattia. Ma tra i possibili sponsor ci sono doversi componenti dell’ex giunta regionale tra cui Franco Iacop, sempre più indirizzato verso Roma.

L’ex governatore l’unico a ricucire a sinistra?
Illy poi potrebbe rappresentare il trait d’union tra Pd, civiche e soprattutto Mdp e Sinistra italiana, in nome della sua capacità di inclusione. Nella sua compagine della giunta del 2003 da lui presieduta aveva trovata spazio anche Rifondazione comunista, con l’assessore Roberto Antonaz. Contro illy gioca invece il fatto che nel caso scendesse in campo non accetterebbe logiche da manuale Cencelli o diktat dei partiti. Da capire anche, sempre nel caso accettasse, se il centrosinistra si affiderebbe alle primarie.
Solo ipotesi, per adesso. Se ne riparlerà dopo la sentenza della Corte dei Conti che, come detto, sarà ufficializzata a giorni. A quel punto il no di Illy si trasformerebbe in un ‘ni’. E quel ‘ni’ metterebbe in fibrillazione non soltanto il centrosinistra, ma anche centrodestra e grillini.