20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
La rivelazione

Iaquinta ceduto per 'pressioni' della ‘ndràngheta

A svelarlo è il pentito Salvatore Muto. Secca la smentita della società bianconera: «Le dichiarazioni apparse sulla stampa in merito alla cessione nel 2007 del giocatore Vincenzo Iaquinta sono destituite di ogni fondamento»

UDINE - La troppa panchina di Vincenzo Iaquinta ai tempi dell’Udinese non è stata affatto digerita dalla ‘ndràngheta. A svelarlo è il pentito Salvatore Muto, il quale parla di pressioni per far giocare o cedere il nativo di Cutro, paese della provincia di Crotone, che avrebbe anche fatto pervenire nel carcere di Catanzaro delle scarpe dal calcio.

Immediata la replica del club friulano sulla vicenda legata all’ex attaccante calabrese che nel 2006 si è laureato campione del mondo con la Nazionale: «Le dichiarazioni apparse sulla stampa in merito alla cessione nel 2007 del giocatore Vincenzo Iaquinta sono destituite di ogni fondamento. Udinese Calcio rigetta qualsiasi affermazione apparsa sui media che rimandi a possibili pressioni ricevute in merito alla cessione di propri giocatori». Lo riporta Il Messaggero Veneto.