24 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Serie A2

Gsa Udine domenica in campo al Carnera contro Jesi

Inizio di match posticipato alle 19.30, con decisione degli organi di pubblica sicurezza, al fine di garantire il regolare deflusso degli spettatori dell’Udinese impegnati nel match calcistico con il Cagliari

UDINE - La Gsa Udine affronterà domenica al Carnera la Termoforgia Jesi per la settima giornata del campionato di serie A2. Inizio di match posticipato alle 19.30, con decisione (un tantino esagerata, per quanto ci riguarda) degli organi di pubblica sicurezza, al fine di garantire il regolare deflusso degli spettatori dell’Udinese impegnati nel match calcistico con il Cagliari.
Una partita con significati importanti quella con i marchigiani, reduci dalla sconfitta nel derby con Montegranaro ed a pari punti in classifica con i bianconeri. Una vittoria per Udine non significherebbe, infatti, solamente staccare gli avversari in classifica, ma anche uguagliare il record delle sei partite consecutive vinte conseguito alla fine della scorsa stagione.

La striscia di vittore friulane cominciò con le due triple conclusive di Benevelli che diedero la vittoria all’Apu su Ravenna nella terza giornata di campionato ed è proprio l’ala friulana, l’anno scorso con la canotta di Jesi, a parlarci del momento felice della Gsa e delle insidie della prossima partita casalinga.
Benevelli, siete in un periodo di forma molto positivo come testimoniato dagli ottimi risultati. Cosa è cambiato dopo un inizio di stagione difficile?
«Secondo me è cambiata la fiducia che abbiamo in campo. Il lavoro che stiamo facendo era buono prima come è buono adesso, ci voleva solo un po’ di tempo perché venisse fuori il nostro valore. Non eravamo scarsi prima ed ora non siamo i più forti, ma siamo una squadra che sta lavorando bene e che può togliersi delle belle soddisfazioni».
Siete la formazione che prende meno punti (69.7 a partita) di tutto il girone Est, un dato estremamente positivo, non trova?
«La nostra grande applicazione difensiva è quello che ci serve per fare bene perché siamo una squadra che vince facendo fare un canestro in meno agli avversari, più che segnandone uno in più».
Domenica arriva Jesi, la sua ex squadra, ce li può presentare?
«Jesi fa dell’attacco la sua arma principale. Hanno un allenatore molto bravo (Cagnazzo, n.d.r.), due americani molto buoni attraverso i quali passano la maggior parte dei palloni (il playmaker Brown e la guardia Hasbrouck, n.d.r.) che riescono a coinvolgere anche gli altri giocatori della squadra. Sarà una partita difficile in cui conterà molto la nostra difesa per vincere».