19 marzo 2024
Aggiornato 05:00
Politica

Fratelli d’Italia a congresso a Trieste: tra gli ospiti ci sarà anche Giovanni Collino

E' stata la stessa Meloni a telefonare all'ex An per invitarlo personalmente al congresso e averlo come ospite graditissimo tra gli oltre i 4 mila delegati provenienti da tutta Italia

FVG - Trieste ospiterà sabato e domenica il primo congresso nazionale della destra italiana. E’ stata la leader di Fratelli d’Italia a indicare il capoluogo giuliano come sede delle assisi come città simbolo degli eredi del Movimento sociale e di Alleanza nazionale. Ed è stata la stessa Meloni a telefonare a Giovanni Collino per invitarlo personalmente al congresso e averlo come ospite graditissimo tra gli oltre i 4 mila delegati provenienti da tutta Italia e ovviamente dal Fvg come Scoccimarro, Ciriani, Baritussio (solo per citarne alcuni). Già venerdì sera sono arrivati un migliaio di delegati in città.

Le parole di Collino
Collino commenta così l’invito: «Non posso che dirmi felice che un’amica come Giorgia, ora leader di Fratelli d’Italia, persona che ho sempre stimato, mi abbia chiesto di partecipare al congresso. E’ un invito che accetto molto volentieri perché credo nei valori della democrazia e dell’alternanza e perché apprezzo il lavoro e l’impegno che Giorgia sta profondendo non soltanto per il suo partito, ma per l’Italia in generale». Fonti vicine all’ex senatore ed europarlamentare escludono che possa fare parte della squadra dei possibili candidati. Tuttavia, Collino potrebbe porsi al servizio di FdI per offrire ‘solamente’ un suo contributo politico, che Meloni di certo gradirebbe.
Nel fine settimana a Trieste si parlerà, come ha ricordato Meloni, «dei diritti degli italiani, del lavoro, della casa, della sicurezza, di Sovranità nazionale e di Ius soli». Ma ovviamente, magari a latere del congresso, sarà affrontato anche il nodo della candidatura del centrodestra alla presidenza della Regione Fvg.

La carriera politica di Collino
Giovanni Collino, imprenditore ed ex consigliere comunale a Gemona, eletto senatore nel 1996 per An, poi rieletto nel 2001 e nel 2006, è stato responsabile di An e membro dell’Esecutivo nazionale fino al 2005, mentre nel 2006 Fini lo vuole responsabile del settore degli Enti locali. Nel 2008 è eletto nuovamente al Senato nelle fila del Pdl, ma si dimette il 14 luglio 2009 perché nominato europarlamentare, sempre nel Pdl. Nel 2009 aderisce a Futuro e Libertà per l’Italia. Ha ricoperto pure il ruolo di presidente della Paritetica.