26 aprile 2024
Aggiornato 02:00
L’11 dicembre, alle 21,

‘Train to Busan’ dopo il Feff approda su Rai 4

Ha già polverizzato il box office asiatico e si è guadagnato le stellette di ‘cult’ al Festival di Cannes

UDINE - Sotto il segno della Tucker Film e del Far East Film Festival, l’entusiasmante zombie-blockbuster che è riuscito a stregare anche il Festival di Cannes. Dopo aver polverizzato il box office asiatico e dopo essersi guadagnato le stellette di ‘cult’ al Festival di Cannes, approda in prima visione assoluta su Rai 4 lunedì 11 dicembre alle 21 - sotto il segno della Tucker Film e del Far East Film Festival di Udine - l’entusiasmante zombie-blockbuster sudcoreano Train to Busan, esordio cinematografico del re dell’animazione Yeon Sang-ho. Perfettamente condensata nella tag-line ‘Vivi o muori: la lotta ha inizio’, la filosofia narrativa e visiva di Train to Busan attinge alla nobilissima eredità dei Romero o dei Fulci, senza ovviamente dimenticare la saga spagnola di Rec, e la rielabora in un nuovo incubo. 118 minuti di pura adrenalina, tra zombie affamatissimi e prede (quasi) totalmente indifese!

Il film
Tutto comincia alla stazione di Seul, dove un gruppo di passeggeri – ignari come solo i personaggi di un survival horror sanno essere – prendono posto sul treno che dovrebbe portarli a Busan. Dovrebbe. Una misteriosa epidemia, infatti, ha preso di mira la Corea del Sud e si sta propagando alla velocità della luce: fuori dai finestrini e... dentro i vagoni. Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere all’orda malefica? Yeon Sang-ho racconta la guerra, una guerra davvero feroce e violenta, senza mai cedere alla ghiottissima tentazione dello splatter: si concentra, invece, sulle dinamiche umane e ne descrive sapientemente le sfumature. Le stesse che, nella vita di tutti i giorni, danno forma e colore alla nostra società: egoismo, altruismo, vigliaccheria, meschinità, spirito di sacrificio, tentativi di redenzione. Train to Busan, che in patria ha letteralmente riscritto il concetto di blockbuster, diverte e commuove, sorprende e spaventa, non concedendo mai tregua allo spettatore. Cosa chiedere di più, oggi, all’intrattenimento di alta qualità?