20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Politica

A sinistra si lavora ancora per la candidatura di Illy

Malattia e Sonego ci sperano, Pegorer pronto ad appoggiarlo insieme a Se Toni e Cecotti non nasconde la stima verso l'ex governatore

FVG - «Mah, a mio avviso la cosa non è naufragata. Aspettiamo la sentenza, poi vedremo», dice Bruno Malattia, leader storico dei ‘Cittadini’. Partiamo dal secondo punto: la sentenza. Quella riguardante la vendita, a trattativa privata, di immobili regionali cartolarizzati. La Corte dei Conti aveva eccepito che il prezzo in questione non sarebbe stato congruo. L’udienza si è tenuta nei primi giorni di ottobre e dunque il verdetto dovrebbe essere reso noto a giorni. Il primo punto di cui parla Malattia, vale a dire la ‘cosa’, altro non è che la possibilità che Riccardo Illy, ex sindaco di Trieste, ex parlamentare e soprattutto ex governatore del Fvg, possa decidere di scendere in pista per sfidare alle regionali centrodestra e centrosinistra. La ‘cosa’ dunque sarebbe strettamente collegata alla sentenza. «Finché non ne conosco l’esito, non posso parlare di un mio possibile futuro politico», ha ripetuto più volte Illy negli ultimi giorni.

Sonego apre all’ipotesi Illy
Insomma, partita ancora apertissima dentro il centrosinistra. E’ vero che il vice di Serracchiani, Sergio Bolzonello, è stato incoronato candidato del Pd e che ha già organizzato e oliato la sua macchina elettorale, ma è anche vero che è e rimane, per adesso, il candidato del Partito Democratico e non di quella che dovrebbe essere la coalizione di centrosinistra. Tra Pd e sinistra (‘Liberi e uguali’, ‘Campo progressista’ e ‘Movimento Possibile’) il dialogo pare essersi incagliato nelle secche dello scontro che si sta consumando a livello nazionale. Tuttavia, proprio dall’arcipelago che sta a sinistra dei dem, ma anche dai Cittadini, arrivano segnali di prove tecniche d’intesa. ‘Liberi e uguali’ sostiene che il dialogo si potrebbe rimettere in moto se il Pd facesse un passo indietro. «Nel caso la sentenza in questione arrivasse in tempo utile – afferma il senatore Lodovico Sonego – chiederemmo immediatamente la convocazione di un tavolo per sondare sia la disponibilità di Illy, sia quella del Pd a tendere una mano. Inutile nasconderci che le prospettive elettorali danno il centrosinistra in difficoltà. Proprio per questo siamo convinti che battere altre strade…». Sinistra e Cittadini sono concordi nel sostenere che con Illy in campo le cose cambierebbero di molto. E di questo ne ha consapevolezza anche il centrodestra.

Tra i due litiganti, a ‘godere’ potrebbe essere De Toni
Ma in campo, in alternativa a Bolzonello, rimane anche il Rettore di Udine, Alberto de Toni. «Come Illy – dichiara il senatore Carlo Pegorer – non ha fatto un passo in avanti, ma neppure uno indietro. Resta il fatto che entrambi, oltre che ottimi candidati, sarebbero un’alternativa per dare un segnale di discontinuità al ‘renzismo’ e al ‘serracchianismo’. Inutile che ci nascondiamo dietro un dito: anche una buona fetta del Pd è consapevole che con Bolzonello non si vince. E lo è al punto tale da tenere aperta la porta alla nostra proposta di discontinuità».

Anche Cecotti pronto a sostenere Illy?
E Illy ha trovato in questi giorni anche un altro sponsor, pure propenso a scendere in pista guidano gli autonomisti: l’ex governatore ed ex sindaco di Udine, Sergio Cecotti. Il quale aveva dichiarato che «oggi Illy oggi mi appare, in confronto a Serracchiani e a Tondo, un gigante illuminato di immenso. Non tocca a me indicare candidati, ma Illy rappresenta la continuità con la Regione com’era prima che venisse dirottata su un binario morto». Già, così Sergio Cecotti. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea. Se Illy decidesse davvero di scendere in campo, ricompattando un centrosinistra supportato anche dalle civiche, il candidato presidente degli autonomisti, Cecotti,  cosa farebbe?