29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Montagna

La Fiaccolata del Monte Lussari compie 45 anni

Si svolge ogni primo dell’anno sin dal 1974, è un suggestivo appuntamento ormai divenuto tradizione nel Tarvisiano

CAMPOROSSO - La 45° edizione della Fiaccolata del Monte Lussari si svolgerà il 1° gennaio 2018, dalle 14, nella suggestiva cornice del Monte Santo Lussari. Organizzata dall'unione sportiva Camporosso, con la collaborazione del corpo pompieri volontari e il patrocinio della Vicinia di Camporosso e con il sostegno del Comune di Tarvisio.

Una tradizione dal 1974
La fiaccolata storica del Monte Lussari, che si svolge ogni primo dell’anno sin dal 1974, è un suggestivo appuntamento ormai divenuto tradizione nel Tarvisiano. Copre un dislivello di 1000 metri e parte dalla cima del Monte Lussari seguendo la pista Di Prampero, quasi 4 km tra boschi e abeti, fino ad arrivare al rinnovato centro storico di Camporosso, che a partire dalle 14 si anima con bancarelle di prodotti tipici e vin brulè, musiche, canti e gruppi folcloristici.

Telecabina aperta
Per l'occasione la telecabina del Monte Lussari rimarrà aperta anche dalle 16 alle 19. Ad aprire questa lunga e suggestiva giornata di Capodanno saranno gli Alaskan Husky della Scuola Musher di Fusine-Tarvisio, con una dimostrazione pratica sui prati innevati limitrofi e la possibilità di percorrere, a bordo di una slitta storica con i cavalli dell'agriturismo Prati Oitzinger, le strade di Camporosso in Valcanale, per una romantica e suggestiva passeggiata.

La fiaccolata dei piccoli
Alle 16.30, precederà la Fiaccolata del Monte Lussari, la Fiaccolata dei piccoli atleti appartenenti ai gruppi sportivi dei Tre Confini e aperta a tutti, con partenza presso l'albergo Spartiacque, che sfilerà a piedi lungo via Valcanale ed arriverà presso il polo parrocchiale, per il primo falò di buon augurio.

L'evento
Tutto in attesa del buio, quando verso le 18 partirà dall’alto del monte la Fiaccolata. Più di 250 partecipanti, in costume storico, scenderanno dal Monte Lussari al buio, con la sola luce delle fiaccole, creando uno spettacolo fantastico fra giochi di luce e fuochi d’artificio finali. Ai piedi della pista il pubblico rimarrà affascinato dal comparire delle prime luci che scendono, e man mano che queste fiaccole si avvicinano, lo spettacolo si farà più emozionante e suggestivo, fino all'accensione, sull'ultimo muro della pista, del grande numero luminoso in saluto all'anno 2018. Si tratta della fiaccolata più lunga delle Alpi, che da sempre attrae turisti e curiosi e partecipanti da tutta la regione e anche dalle vicine Austria e Slovenia. L’avvenimento si conclude con l'arrivo del serpentone infuocato presso la canonica di Camporosso e l'accensione di un grande falò delle fiaccole, accompagnato poi dai canti tipici e da un altrettanto suggestivo spettacolo di fuochi d'artificio. La serata proseguirà poi nel centro storico di Camporosso con musica e tipicità del territorio nei chioschi e nei locali della località della Valcanale.

Il maxi schermo
Dalle 14 e per tutta la durata della manifestazione un maxi schermo permetterà, per la prima volta, di seguire la Fiaccolata anche attraverso le immagini realizzate lungo il percorso, commentate dai presentatori che seguiranno la manifestazione con interviste e curiosità e accompagnate da musica e intrattenimento. La Fiaccolata verrà anche trasmessa in diretta in tutto il Friuli Venezia Giulia, da Radio Punto Zero, media partner dell'evento, per tutta la durata della manifestazione con interviste ai protagonisti e curiosità.

Partecipare
Tutti possono partecipare alla Fiaccolata del Monte Lussari, purché dotati di una certa abilità sciistica, vista la difficoltà della pista: una pista nera a tutti gli effetti con una lunghezza di 4 km e 1000 metri di dislivello, da percorrere senza racchette e con la fiaccola in mano, mantenendo una certa andatura. Molte sono le iscrizioni che durante l'anno giungono all'Unione Sportiva Camporosso che, qualche giorno prima della Fiaccolata, annuncia la lista degli ammessi alla discesa. Una partecipazione in costante crescita negli anni, sia da parte di abitanti del territorio sia da tantissimi turisti e appassionati di questa manifestazione storica, dall'Austria, dalla Slovenia e da tutta Italia. L'obiettivo delle prossime edizioni è aumentare il numero dei partecipanti alla suggestiva discesa del Monte Lussari e farne un evento di punta per il territorio. I partecipanti devono indossare abiti storici, che consistono per uomini e donne in una mantella di lana in Loden, un antico tessuto realizzato nel Tirolo austriaco, in lana infeltrita e impermeabile, scarponi chiodati, calzettoni e pantaloni di lana cotta, maglioni e guanti di lana e cappellacci.

Storia e curiosità
Nel 1973, una domenica pomeriggio di fine dicembre, un gruppo di giovani di Camporosso trovatisi per caso presso la Locanda di Autischer (Al Rododendro) sul Monte Lussari, al termine di una giornata trascorsa sugli sci sulla pista Di Prampero, decisero di dare vita ad un iniziativa intrepida e che fosse senza uguali per quelle zone. La discussione fu accesa e alla fine nacque l’idea di creare una fiaccolata che il 1 gennaio 1974, scendesse dal Monte Lussari fino al paese di Camporosso. Il gruppo di ragazzi, che faceva parte del Consiglio direttivo della U.S. Camporosso, decise così di darsi da fare per l’organizzazione e reperì tutto quanto necessario allo svolgimento della fiaccolata. Adolfo Nagelschmied, Paolo Cortiula e Marco Kravina ricordano ancora di come costruirono le prime fiaccole e degli esperimenti fatti per farle durare per tutto il tragitto (ovvero ca. 45 minuti). Il gruppo organizzò addirittura delle prove lungo la pista, che non era quella di oggi, per essere certi che, il 1° gennaio funzionasse tutto a dovere. I camporossiani ed i turisti presenti all’epoca dovevano restare sbalorditi. Il giorno della prima Fiaccolata, alle 17.30, si ritrovarono in una ventina in cima al Monte Lussari. La maggior parte di loro erano giovani o giovanissimi, accompagnati anche da alcuni «matusa» che non volevano sentirsi da meno dei loro figli o nipoti. Grazie a questa intesa, la prima fiaccolata del Monte Santo del Lussari riuscì alla perfezione, suscitando da subito l’entusiasmo degli (all’epoca) pochi spettatori presenti. Il gruppo di amici riunito sotto la bandiera dell’U.S. Camporosso, gratificato dal successo ottenuto, decise così di ripetere l’iniziativa negli anni a venire, fino ad arrivare oggi alla 45° edizione. Un ruolo importante lo ha anche la squadra di soccorso che viene istituita dall’organizzazione ai fini di garantire la sicurezza dei partecipanti. Occorre infatti precisare, che lo sforzo fisico di ogni singolo partecipante è veramente notevole, specialmente se le condizioni della pista non sono al meglio a causa di nevicate eccessive o al contrario per scarsità di innevamento. Di tutto rispetto anche la pista dove si svolge la Fiaccolata, una pista che porta il nome di un eroe di guerra «Artico Di Prampero» e fu tenuta a battesimo nel 1941 ed inaugurata come pista da discesa libera dal grande Zeno Colò, che vinse la prima gara con un tempo di 5’08». Anche se a partire dal 1960, dopo la costruzione della prima funivia, la pista fu allargata e sistemata ed il nuovo record appartiene a Marco Pufitsch di Camporosso con 2’59»8, rimane pur sempre una pista classificata come nera (massima difficoltà) con i sui 1.000 metri di dislivello ed i 4.500 metri di lunghezza. Tornando alla squadra di soccorso, che per fortuna non ha mai operato per incidenti veramente gravi, visti i presupposti dati dalle difficoltà della pista, ha dovuto intervenire in molte occasioni per aiutare dei partecipanti che non si aspettavano problematiche così elevate. L’esperienza della partecipazione alla fiaccolata è raccontata da tutti coloro che l’hanno vissuta come bella ed intensa. Ognuno, conscio dello sforzo fisico che lo attendeva per ridiscendere, magari dopo essere salito sul Monte Lussari a piedi con sci e fiaccole in spalla (negli anni precedenti alla costruzione della cabinovia), si ricorda i momenti trascorsi nell’attesa di partire sia nel piccolo Borgo del Lussari, che ai bordi della pista prima di accendere le fiaccole, con infinito piacere. Nelle occasioni in cui la fiaccolata si è svolta con cielo sereno, le temperature al Monte Lussari sono state anche vicine ai - 25°C ed in queste occasioni la vista sulle montagne dell’Austria e della Slovenia diventava, sempre secondo i racconti dei partecipanti, un qualcosa di magico. Ci sono state delle occasioni nelle quali, senza accordo preventivo alcuno, dalla cima della Gerlizer Alpe in Austria si sono accese delle luci di fiaccole non appena le fiaccole dei camporossiani hanno iniziato a bruciare sul Monte Lussari. Una volta partiti con le fiaccole accese lungo la ripidissima pista «Artico Di Prampero», nei partecipanti la concentrazione prende il sopravvento su tutte le altre sensazioni. È molto importante infatti che tutti rispettino il ruolo loro assegnato dall’organizzazione perché la pista è visibile praticamente per tutta la sua lunghezza, dai vari punti dell’abitato di Camporosso. L’organizzazione della fiaccolata del Monte Lussari, pur rimanendo un’opera realizzata esclusivamente grazie al volontariato dei soci dell’U.S. Camporosso ed agli aiuti economici che si riescono di volta in volta ottenere, è cresciuta negli anni ed oggi non concede più nulla all’improvvisazione. Negli ultimi anni, visto il notevolissimo afflusso di spettatori, sono state aggiunte delle manifestazioni di contorno che riguardano per esempio i bambini del gruppo sportivo della Società che in questo modo possono partecipare attivamente alla vita del paese di Camporosso. L’organizzazione tiene a ribadire, che un’opera così grande basata esclusivamente sul volontariato è realizzabile solamente in comunità unite e tradizionalmente intraprendenti come quella di Camporosso in Valcanale.