26 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Locale storico di via Poscolle

Chiude la  ‘Speziaria pei sani’: «Impossibile andare avanti»

L’annuncio di Simonetta Chiandetti è apparso sulla pagina Facebook della locanda, a poco più di un anno dalla riapertura

UDINE – Chiude la  ‘Speziaria pei sani’, locale storico di via Poscolle. La nuova gestione si vede costretta a lasciare non solo per gli alti costi di gestione, ma anche a una città che, a suo modo di vedere, «si sta praticamente desertificando». L’annuncio di Simonetta Chiandetti è apparso sulla pagina Facebook della Speziaria, a poco più di un anno dalla riapertura, avvenuta nel giugno 2016. Un locale simbolo per la città e per borgo Poscolle, che ha iniziato ad accogliere clienti nel 1929.

Le gratificazioni non sono mancate
«Il giorno dell'inaugurazione, di fronte al sindaco che mi chiedeva di dire una paio di parole dopo il taglio del nastro, ho affermato convintamente che avrei fortissimamente voluto traghettare la storica Speziaria verso il centenario – scrive Simonetta Chiandetti su Facebook –. Ci ho messo più di tutto l'impegno che è stato, secondo me, possibile dare. E non ci ho messo solo quello. I risultati sono stati lusinghieri perchè i feedback dei clienti, che ormai sono diventati Amici se non quasi parenti, sono stati più che positivi. In un anno e mezzo ho portato un locale che era finito, non capisco perché, nel dimenticatoio, a essere nominata su una importante guida di settore, l'ho trovata circa alla 120° posizione su Tripadvisor e la lascio vicino alla trentesima, con solo recensioni positive. I complimenti sono stati tanti, dal punto di vista umano è stata una esperienza che mi ha reso ricchissima e ringrazio di cuore le persone che hanno contribuito a questo successo».

Ecco i motivi della chiusura
Andare avanti, però, non è era più possibile, come spiega la stessa Simonetta. «Tuttavia gli altissimi costi di gestione, unitamente ahimè a una meravigliosa città che si sta praticamente desertificando purtroppo, rendono matematicamente impossibile la sopravvivenza e quindi mi vedo costretta a lasciare, già ho subito contraccolpi drammatici a livello personale, non voglio e non posso rimetterci oltre. Mi consola andarmene a testa alta, senza niente da dare a nessuno, con l'affetto di tante persone, con tante nuove amicizie, con interessanti competenze ma per il momento nessun progetto per il futuro. Se dovessi decidere un giorno di trasferire la rispettabilità che mi sono costruita altrove non mancherò di farlo sapere. Per il momento voglio e posso solo ritirarmi per un po' di riposo e di raccoglimento e rinnovamento. Mi scuso con chi non ho potuto salutare di persona. Vi abbraccio tutti fortissimo». Chiude così il suo messaggio Simonetta Chiandetti.