23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Il caso

La nutrizionista che ha criticato Bastianich: «Minacciata ma non mi fermo»

Sono arrivati messaggi cattivi e al limite della denuncia che contrastano con le regole della tolleranza, democraticità e della liceità delle singole posizioni

FVG - «Non mi fermo, nonostante le minacce ricevute». Il day after la sua presa di posizione sui panini non sani by Bastianich nei McDonald's, la biologa nutrizionista di Udine Marta Ciani fa sapere di aver ricevuto minacce molto pesanti. «Soprattutto una telefonata di un imprenditore locale – specifica – che mi ha intimato di non andare avanti su questa strada, che mi rovinerà e che ogni mossa sarà controllata, quindi di stare molto attenta a quello che dirò e farò d'ora in poi».

La biologa nutrizionista, che porta avanti le campagne di prevenzione e di difesa del cibo sano assieme al progetto Staresani ideato dalla giornalista Irene Giurovich, non intende farsi spaventare, neppure dai portatori di interesse dei colossi quali McDonald's: «A parte alcuni messaggi cattivi e al limite della denuncia che contrastano con le regole della tolleranza, democraticità e della liceità delle singole posizioni, quella telefonata in viva-voce, alla quale, per fortuna, hanno assistito alcune persone in veste di testimoni, non vedo perché qualcuno dovrebbe rovinarmi! Perché con scienza e coscienza assolvo al mio lavoro? Io continuerò a svolgere la mia missione ovunque, come ho sottolineato in un video-messaggio in risposta ai vari commenti, portando in ogni convegno il programma della corretta nutrizione, come capitò tempo fa ad un evento organizzato dallo stesso McDonald's durante il quale ho ribadito i concetti del cibo salutare, fra l'altro in quell'occasione i premi per i bambini messi in palio dal colosso dei fast food consistevano nella frutta, così come quando mi chiameranno, fra pochi giorni, a spiegare i valori nutrizionali della carne in un prosciuttificio a San Daniele, non mi esimerò di certo dal ribadire le contrarietà scientifiche alla carne rossa. Mi vogliono rovinare? Bene, allora rovinino anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità che su questi temi sposa le evidenze internazionali, rovinino anche lo Iarc (l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) e tante altre organizzazioni». 

La questione è molto semplice: Bastianich ha replicato dicendo che ognuno può mangiare quello che vuole. Certo, «ma il mio dovere è quello di dire ciò che fa bene o male all'organismo. Se una persona vuole distruggersi, è libera di farlo. Come io sono libera di mettere in guardia da ciò che ci fa ammalare. Per fortuna sono tante le persone interessate alla prevenzione tramite l'alimentazione, come abbiamo avuto modo di constatare in una recente serata con oltre 150 persone a Là di Moret per il progetto gratuito 'E tu, mangi consapevole?'».