28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Venerdì 26 gennaio alle 20.45

I Papu in scena al Teatro Odeon di Latisana

Sul palco, il duo pordenonese, salirà con la più recente produzione, ‘Un prete ruvido’

LATISANA – Toccherà ai Papu – al secolo Andrea Appi e Ramiro Besa – aprire il 2018 del Teatro Odeon di Latisana. La rassegna promossa da Ert, Comune e Cit Latisana, ospiterà venerdì 26 gennaio alle 20.45 Un prete ruvido, la più recente produzione del duo pordenonese. Lo spettacolo ha per protagonista ed è dedicato alla memoria di monsignor Giuseppe Lozer, parroco a Torre di Pordenone dall’inizio del Novecento.

Lo spettacolo
Prete ruvido, combattivo e contrastato, impegnato in innumerevoli attività in campo sociale, a 40 anni dalla scomparsa lascia un segno ancora presente nel ricordo di chi l’ha conosciuto. Don Giuseppe Lozer è stato un talento di intelligenza, partecipazione sociale e carità cristiana in balìa di un carattere sanguigno, difficilmente controllabile e sempre pronto allo scontro non solo verbale in una Pordenone che stava passando dalla civiltà rurale ottocentesca a quella industriale del Novecento. Le lotte sindacali contro lo sfruttamento degli operai nei cotonifici, la vita estremamente misera del popolo, l’emigrazione, la crisi di una Chiesa che stentava a stare al passo con i tempi, le guerre mondiali e, tra di esse, il fascismo, sono solo alcuni degli scenari nei quali don Lozer si è trovato a vivere, perennemente frustrato nelle sue ambizioni a causa di limiti caratteriali da lui stesso riconosciuti e contro i quali non è mai sceso a compromessi. E, su tutto, costante ed ispirata, la qualità che più di tutte lo ha contraddistinto: una carità cristiana sincera e cristallina, riconosciuta persino dai suoi più acerrimi detrattori. Un prete ruvido è uno spettacolo che, in modo non convenzionale, vuole ripercorrere la vita di un protagonista del nostro territorio senza timori reverenziali né prevenzioni, senza condanne, né santificazioni.

Maggiori informazioni e prenotazioni chiamando il CIT Latisana (0431 59288) e al sito www.ertfvg.it.