20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
L'intervento

Industria e politica: per Bini «si tratta di un rapporto essenziale per ripartire»

Prendendo spunto dall'indagine Top 500, il presidente di Progetto Fvg parla di Confindustria, di giovani e di flat tax

UDINE - «Un plauso alla neo presidente di Confindustria di Udine, Anna Mareschi Danieli, per la sua determinazione a fare in modo che l’impresa ridiventi una voce forte nel rapporto con la politica. E un 'bravissime' a tutte le aziende, da cui anche mercoledì sono rimbalzati dati incoraggianti dall’indagine Top 500». Così Sergio Bini, patron di Euro&Promos e presidente di Progetto Fvg, secondo cui la volontà delle aziende di riannodare un interlocutorio proficuo con la politica rappresenta «un importante segnale di novità. Per un periodo abbastanza lungo le associazioni degli imprenditori sono rimaste un po’ sotto traccia – spiega – e il rapporto con le istituzioni si era un po’ affievolito. Insomma, la neo presidente dimostra di avere le idee chiare per fare in modo che l’impresa anche in Fvg ridiventi protagonista. I segnali sono incoraggianti e dobbiamo guardare con fiducia ai prossimi anni».

Secondo Bini il rapporto con la politica è essenziale per fare ripartire in maniera definitiva la nostra realtà industriale dopo anni di crisi. «Le performances emerse dalle Top 500 dimostrano che il tessuto produttivo è vivo, motivato, energico. Ma possiamo fare ancora di più». Il presidente di Progetto Fvg plaude alle parole di quanti, nel corso della kermesse Top 500 hanno invitato a investire sui giovani perché, come, ha detto Alberta Gervasio, direttore generale di Bluenergy, «il nostro futuro sono proprio loro». Da qui l’invito di Bini perché politica e impresa stringano un patto che ponga al centro delle strategie economiche i giovani, se davvero si vuole mettere alle spalle la parola crisi.

«Dobbiamo fare in modo – aggiunge – che l’emorragia verso i Paesi stranieri da parte delle giovani generazioni venga drasticamente ridimensionata. Ma per fare questo servono anche politiche complessive a sostegno di quanti si apprestano a entrare nel mondo del lavoro e a supporto delle giovani coppie». Infine, Bini plaude alle strategie economiche annunciate sia da Berlusconi sia da Salvini. In particolare difende la flat tax. «E’ vero che inizialmente lo Stato potrebbe risentire di minori entrate – precisa – ma non va dimenticato che una scelta del genere metterebbe in moto un volano virtuoso che porterebbe a risultati concreti sia sul fronte dell’occupazione sia su quello dell’evasione fiscale».