23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
4a giornata di ritorno di serie A2

La Gsa ospita gli Sharks Roseto nell'anticipo di sabato sera

Sarà l'occasione per la formazione del presidente Pedone di rifarsi immediatamente dal k.o. esterno rimediato con Ravenna. Intervista a coach Lardo

UDINE - Sabato 3, alle ore 20, la Gsa Udine ospita gli Sharks Roseto nella 4a giornata di ritorno, di serie A2. E' l'occasione per la formazione del presidente Pedone di rifarsi immediatamente dal k.o. esterno rimediato con Ravenna, un 'ventello' senz'altro indigesto per capitan Ferrari e compagni, anche se i bianco-neri già in precedenza avevano mostrato qualche segnale di appannamento, complici anche  qualche acciacco ed assenza di troppo.
Sulla carta, la sfida con gli abruzzesi non dovrebbe rappresentare un grande ostacolo. Gli Sharks sono ultimi in classifica, hanno vinto solo tre volte e mai in trasferta. Vengono, però, da un importante e netto successo interno con Orzinuovi ed hanno aggiunto al proprio roster, nel corso della stagione, un play-guardia importante come Matt Carlino e recuperato il playmaker Marulli, assente ad inizio stagione.
E' anche per questo che coach Lardo, partendo dall'analisi post gara con Ravenna, pensa che Roseto sarà un avversario tutt'altro che facile.

Lardo, la pesante sconfitta con Ravenna vi ha lasciato più voglia di rivincita o qualche incertezza in più?
«Assolutamente voglia di rivincita. Pensiamo che sia un incidente di percorso dovuto ad un periodo  difficile perché, senza cercare scusanti, nell'ultimo mese l'intensità degli allenamenti non è stata pari a quella dei precedenti anche per malattie ed infortuni vari. Dobbiamo, inoltre, dire che un nostro calo in questo periodo era in un certo senso preventivabile. Ne è venuta fuori  questa partita in cui abbiamo trovato una Ravenna particolarmente in palla e siamo molto dispiaciuti perché abbiamo giocato male. C'è, quindi, molta voglia di rivincita».

Un problema che sembra pesare sulla Gsa di quest'anno è la cattiva percentuale al tiro da tre punti. Come se ne esce?
«Prima di tutto, con tanto allenamento, stiamo facendo delle specifiche sedute di tiro. Mancandoci Pinton ed ora anche Benevelli (fuori entrambi per infortuni alla mano, n.d.r.) dobbiamo pensare ora ad altre soluzioni e l'innesto di Bushati può darci una mano. E' vero che, comunque, questa non è la nostra migliore specialità, anche se dobbiamo provare a cercare delle soluzioni per trovare dei tiri migliori».

A proposito di Bushati, come prosegue il suo inserimento?
«Con Bushati ci vuole ancora un po' di tempo, ha perso una settimana di allenamenti per via delle vicissitudini legate al trasferimento da Brescia, sta cercando di inserirsi e di capire i nostri giochi. Purtroppo questa settimana abbiamo avuto Dykes che si è fermato per problemi alla schiena e questo prolunga il tempo necessario per conoscere i suoi compagni. Comunque è arrivato con le idee chiare, con la voglia di qualcosa di importante e mi aspetto che già sabato possa darci qualcosa».

Sulla carta la sfida con Roseto sembrerebbe facile, lei come la vede?
«Non sarà facile perché Roseto non è la squadra del girone di andata. Ora giocano con più fiducia, hanno aggiunto al roster un americano molto forte e che monopolizza molto i loro attacchi. Nell'ultima partita con Orzinuovi hanno fatto una prestazione straordinaria e, essendo una squadra che deve salvarsi, giocano con il coltello tra i denti».

Ai livelli più alti, assistiamo intanto ad un rafforzamento di diverse squadre: Mantova ha inserito tra le sue fila l'ex Fortitudo Legion, Treviso non perde più da tempo ed ha inserito Lombardi e Swann. Non le pare un campionato sempre più difficile?
«Ben venga. Continuo a dire che si gioca meglio in A2 che in A1 e quest'anno noto che sono arrivati anche stranieri di grande qualità e che tutte le squadre sono attrezzate. La stessa Orzinuovi, che affronteremo mercoledì, ha cambiato tre giocatori. Non ci sarà mai una partita scontata, ma noi dobbiamo ora sfruttare il doppio impegno casalingo e soprattutto preoccuparci di riacquistare una mentalità vincente considerato che, nelle ultime gare, abbiamo visto vincere più gli altri che noi».