19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Elezioni

Regionali: nel centrodestra c'è chi spera ancora in un candidatura di Balloch

A dirlo è stato Fedriga: «Stiamo valutando, nonostante il parere contrario della Regione, la possibilità che possa essere della partita. A giorni ne sapremo di più»

FVG - Non bastano i sondaggi sulle politiche. E neppure quelli che circolano  rispetto alle regionali. No, non servono perché il centrodestra del Fvg non riesce ancora a scrollarsi di dosso il peccato veniale di divisioni mai sopite, di diffidenze mai superate, di personalismi mai tacitati. La conseguenza è che la scelta del candidato governatore sarà probabilmente fatta slittare a dopo le politiche. E le cose non vanno benissimo neppure sul fronte udinese, il cui candidato leghista, Pietro Fontanini, aveva ottenuto un via libera orfano però di Udc, di Autonomia responsabile e di Fratelli d’Italia.

Balloch ancora in corsa per la Regione?
Massimiliano Fedriga è stato perentorio:  «Io e Riccardi non siamo gli unici candidati. Ce ne sono di altri, come ad esempio Bini. Ma non è il solo». Fedriga si ferma un attimo, poi prosegue: «Stiamo valutando, nonostante il parere contrario della Regione, la possibilità che Stefano Balloch possa essere della partita. A giorni ne sapremo di più». Insomma, se davvero Balloch superasse l’esame della possibile candidabilità, i giochi dentro la coalizione si riaprirebbero subito. Come noto, il Carroccio ha più volte manifestato a Forza Italia il suo dissenso nei confronti di Riccardo Riccardi, pretendendo che gli azzurri presentassero in alternativa una rosa di nomi. Dunque, se il sindaco di Cividale risultasse possibile candidato, per la Lega si tratterebbe di un’alternativa a Riccardi, con buona pace della coordinatrice di FI, Savino, secondo cui il capogruppo regionale resta il candidato per antonomasia. E venerdì Riccardi ha ottenuto il disco verde anche di Fitto (Nci-Udc).

Udine: giochi ancora aperti?
Acque non proprio tranquille neppure a Udine, dove qualcuno ha scoperto che Fontanini non è ancora il candidato ufficiale, come se i mali di pancia manifestati da buona parte della coalizione sul modo in cui la scelta era caduta su di lui fossero state quisquilie. Uno dei timori è che l’uscita di scena di Blasoni, giubilato alla vigilia della sua possibile candidatura romana, possa indebolire l’appoggio degli azzurri a Fontanini anche perché è venuto meno il ticket del forzista con Riccardi. Forza Italia ha rassicurato i partner di centrodestra, ma i dubbi su Fontanini sono ancora lì. A suo favore gioca però il fatto che non ci sarebbe al momento una valida alternativa dopo che Colautti – una volta estromesso da candidato sindaco - si è defilato. Qualcuno ipotizza che potrebbe tornare in pista Loris Michelini, che avrebbe con Fontanini la garanzia i fare il vicesindaco. Ma alcuni settori del centrodestra sperano anche in un possibile rilancio di Bertossi come super partes in grado di amalgamare la coalizione.

Martines sfrutta il ‘letargo’ del centrodestra
Strada quest’ultima alquanto impervia giacchè a fronte degli estimatori, Bertossi fa i conti con quanti non perdonano i suoi trascorsi nella giunta regionale di centro sinistra guidata da Riccardo Illy. Così, al momento l’unico a gioire è il candidato di centrosinistra, Martines, che da settimane è ormai in piena campagna elettorale, mentre il centrodestra rimane ancora in letargo.