28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
Dal 16 febbraio al 7 marzo

"Aspettando Dedica", il festival nel festival

Viaggio in Afghanistan, il paese di Rahimi che è allo stesso tempo bello e dannato, fra mostre, reading, incontri, libri e testimoni d'eccezione. 14 gli appuntamenti fra Udine, Pordenone e le rispettive province

PORDENONE - Diventa un 'festival nel festival' con tappe a Udine, Pordenone e rispettive province 'Aspettando Dedica', calendario di spettacoli, reading, incontri, mostre, libri, in attesa del festival 'Dedica' ad Atiq Rahimi in programma dal 10 marzo a Pordenone. Il calendario di anteprime – dal 16 febbraio al 7 marzo, tutte a ingresso libero - reso possibile grazie alle sinergie e collaborazioni che l’associazione Thesis ha stretto con diverse realtà culturali, associazioni e istituzioni della regione (Librerie in Comune – Udine, Comune di Porcia, Purlilium Act, Fondazione Friuli, Comune di Azzano Decimo, Caffè Letterario Codroipese, Crédit Agricole Friuladria, Ute di Sacile e Altolivenza, Servizi Cgn, Biblioteca Civica di Pordenone, Cinemazero, Scuola secondaria di primo grado 'Balliana-Nievo' di Sacile, Associazione La Ruota di Gruaro Associazione Insieme si può-Belluno) aiuterà il pubblico a scoprire più da vicino il protagonista della rassegna, la sua opera, il suo mondo. E lo farà con un viaggio in un Paese allo stesso tempo bello e dannato, pieno di luce e martoriato, l’Afghanistan, appunto, di nuovo tristemente alla ribalta delle cronache anche nei giorni scorsi.

Viaggio all'interno della vita e degli orizzonti letterari di Atiq Rahimi
'Aspettando Dedica' prenderà il via venerdì 16 febbraio, a villa Ronzani di Giai di Gruaro, alle 20.45, con 'A cercare la mia chiave', lettura scenica a cura dell'Associazione La Ruota, viaggio all'interno della vita e degli orizzonti letterari di Atiq Rahimi, delle sue riflessioni sul suo Paese, sul valore della Parola, come mezzo per salvare l'uomo, e sul significato dell'esilio. Un viaggio che si nutrirà di tante immagini, splendide fotografie a partire da quelle della mostra che sarà inaugurata sabato 17 febbraio, alle 18 (aperta fino al 3 marzo), nella Libreria Martincigh di Udine, 'Kabul e dintorni', del reporter udinese Romano Martinis, socio fondatore dell’Agenzia 'Document for Press' e dell’Agenzia fotogiornalistica 'Nadar', dal 1995 fotografo per 'Lettera 22': il racconto di un popolo martoriato che conserva nel lavoro degli artigiani e nel sorriso dei bambini la speranza di un mondo migliore.

Scatti di uomini e donne che vivono dentro i conflitti
Immagini eccezionali, di una testimone eccezionale, sono quelle della mostra che ha girato l’Italia e che nel 2013 è stata ospitata a Kabul, nella sede dell’ambasciata Italiana. 'Afghanistan… per dove…' si aprirà martedì 27 febbraio, alle 18, a Pordenone, nella Sede di Crédit Agricole Friuladria, a Palazzo Cossetti. L’autrice è Carla Dazzi, fotografa, attivista del Coordinamento italiano sostegno donne afghane (Cisda), volontaria responsabile dei progetti in Afghanistan dell’associazione «Insieme si può…Gli scatti ripercorrono i suoi numerosi viaggi umanitari e svelano la luce di «un altro Afghanistan, un paese di donne e uomini che, pur vivendo dentro i conflitti, cercano soluzioni alternative a quelle basate sui rapporti di forza e l'uso della violenza».

Libro - testimonianza di ciò che significa essere donna in Afghanistan
La condizione della donna, tema caro a Rahimi, è al centro del doppio appuntamento che porta alle anteprime di Dedica un’altra ospite d’eccezione, Cristiana Cella, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice che segue le vicende afghane dal 1980, quando entrò clandestinamente a Kabul per documentare la resistenza degli abitanti della città contro i russi. Il suo libro 'Sotto un cielo di stoffa. Avvocate a Kabul', viva testimonianza di ciò che significa essere donna in Afghanistan, sarà presentato martedì 20 febbraio, alle 20.45, nell’auditorium Diemoz di Porcia e mercoledì 21 febbraio, alle 18, a Udine, nella sede della Fondazione Friuli, a Palazzo Contarini.

Storie di donne...
Tre le date per la produzione di Thesis 'La terra che non c’è. Notturno afgano per voce di donna', tre storie di donne, tre momenti nella travagliata vicenda di una terra inventata, nata al tavolino dei trattati internazionali, eppure di radice antica, colta tra la ferocia e la bellezza di un destino sanguigno e crudele: un reading ideato e condotto da Angelo Floramo, con le musiche dal vivo di Paolo Forte: giovedì 22 febbraio, alle 20.45, nel ristorante Il Nuovo Doge di Villa Manin di Passariano; sabato 3 marzo, alle 20.45 a Sacile, nell’ospitale di San Gregorio e martedì 6 marzo, alle 20.45 nella sala Enal di Tiezzo di Azzano Decimo.

Afghanistan 'in prima linea'
Dell’ Afghanistan vissuto in prima linea parlerà il giornalista e inviato di guerra Fausto Biloslavo giovedì 22 febbraio, alle 18.15, a Pordenone, nella Sala Oceano Servizi CGN ('Il dovere della testimonianza'). Biloslavo, che in oltre trenta anni di attività ha testimoniato i principali teatri di guerra nel mondo, nel 1987, in Afghanistan, dopo aver completato un lungo reportage sui mujaheddin del comandante Ahmad Shah Massoud, fu arrestato e detenuto in carcere per oltre sette mesi dalle truppe governative filo-sovietiche.

Il tour delle letture itineranti
Tornerà l’appuntamento che ci avvicina all’opera del protagonista di Dedica attraverso le lettura itinerante nelle librerie del centro di Udine, sabato 24 febbraio, dalle 17. 'Lo sguardo sospeso. Una lettura itinerante di Atiq Rahimi', con Carla Manzon e Andrea Visentin, coinvolgerà il Caffè dei Libri (da dove partirà il 'tour'), La Feltrinelli, Libreria Moderna Udinese, Libreria Friuli, Libreria Odòs. Un viaggiatore di lungo corso ritorna sulla rotta degli anni Settanta per Kathmandu: il Grande Viaggio in India fatto da ragazzo e ripercorso poi da giornalista a otto lustri di distanza. Tutto questo è sfociato nel libro 'Viaggio all'Eden. Da Milano a Kathmandu', di Emanuele Giordana, che sarà ospite mercoledì 28 febbraio, alle 18, della biblioteca di Pordenone e giovedì 1 marzo alle 18 della libreria Tarantola di Udine.

Cinema e laboratorio con letture animate a chiusura del festival
Si chiude con il cinema, mercoledì 7 marzo, alle 20.45, a Cinemazero di Pordenone, dove sarà proiettato il fil documentario '(A)fghanistan: un État impossible?', realizzato da Atiq Rahimi nell’intento di raccontare gli avvenimenti che si sono succeduti nel corso della storia di questo Paese e di riannodare i legami con la propria identità. Curerà l’introduzione lo studioso di geopolitica Cristiano Riva.
'Il Paese degli alberi incantati', laboratorio e letture animate per ragazzi a cura di Maria Balliana, completa il programma: si terrà sabato 3 marzo nell’auditorium della scuola media Balliana-Nievo di Sacile, riservata ai ragazzi, per scoprire quanta bellezza e poesia regnavano prima delle guerre che hanno sconvolto il paese di Atiq Rahimi.