20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
L'intervento

Flat tax, per Bini «è battaglia che va portata a termine»

Per il presidente di 'Progetto Fvg', tale strumento, avrà il grande merito di rimettere in moto in maniera considerevole il sistema economico dopo anni e anni di recessione

FVG - Il peso dello Stato nell’economia del nostro Paese è una delle questioni strutturali che le forze politiche oramai riconoscono in maniera pressoché trasversale. Cambia, tuttavia, la maniera per affrontare quello che unanimamente viene additato come uno degli snodi cruciali per il rilancio della nostra economia. Il presidente di 'Progetto Fvg' non ha dubbi in merito. E difende a spada tratta l’introduzione della flat tax voluta sia da Salvini (che la vorrebbe al 15 per cento), sia da Berlusconi (che invece la vorrebbe fissare al 23). «Al di là di queste distinzioni – commenta Bini – il vero dato politico è che la flat tax è stata inserita nel programma di coalizione condiviso siglato dai leader di centrodestra pochi giorni fa. E dunque è una battaglia che dobbiamo riuscire a portare a termine, per il bene dell’economia e quindi delle famiglie e delle imprese».

Bini aggiunge di parlare da imprenditore. E per questo si dice certo che l’introduzione della flat tax avrà il grande merito di rimettere in moto in maniera considerevole il nostro sistema economico dopo anni e anni di recessione «e soprattutto di un sistema fiscale che non ha pari in tutta Europa». La flat tax – insiste – è un volano virtuoso con la peculiarità di fare emergere l’economia sommersa e di ridurre le evasioni fiscali anche perché è uno strumento ideale per fare rientrare i capitali dall’estero. Non soltanto, ma ha anche il merito di lasciare a disposizione maggiori e più consistenti mezzi per il risparmio». Secondo il presidente di 'Progetto Fvg', inoltre, «questo strumento davvero rivoluzionario aiuta lo sviluppo della piccola impresa, dà un sostanziale sostegno alle famiglie e supporta in maniera evidente tutte le iniziative basate sul capitale umano».

Bini non entra nel dettaglio dei meccanismi con cui questa riforma sarà attuata («è chiaro che troveremo un punto di incontro tra la tesi i Salvini e quella di Berlusconi sul tipo di aliquota e di progressività»), ma ribadisce che la flat tax «rappresenta la base fiscale del buon governo e nonostante i detrattori di sinistra accusano il centro destra di voler favorire le classi più agiate, possiamo ribadire con certezza – in ciò confortati da pareri scientifici di eminenti economisti – che a beneficiarne saranno soprattutto le classi meno agiate e i redditi più bassi».