19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Michele Zanolla, Senior Private Banker

Mercati finanziari, aumenta la volatilità. I consigli dell'esperto

In questa situazione bisogna tenere i nervi saldi, non farsi prendere dall’emotività e ragionare in termini di medio-lungo termine

FVG - Nelle ultime settimane i mercati finanziari hanno subito un violento aumento della volatilità e le perdite sono state consistenti. La preoccupazione dei risparmiatori in questo momento, è quella di cercare di capire se siamo alla fine di un trend di crescita partito a marzo 2009, oppure se si tratta solo di una correzione ‘salutare’. La notizia che ha fatto traballare i mercati è stata l’aumento dei salari degli Stati Uniti, questo è abbastanza assurdo, perché dovrebbe essere un segnale di buona salute dell’economia. I mercati, tuttavia, hanno accolto male il recente balzo oltre le attese, dei salari dei lavoratori americani, temendo che gli effetti inflattivi possano spingere la FED (Banca Centrale Usa) a mettere in atto una stretta sui tassi più decisa del previsto (quattro rialzi invece di tre nel 2018).

La correzione dei mercati in atto ci sta
Per Michele Zanolla, Senior Private Banker, «una cosa importante da tenere in considerazione è che oggi nel mondo su 206 Paesi, solo 6 sono in recessione e la crescita economica aumenta in tutti i Paesi, dagli Usa all’Europa e si mantiene a livelli buoni anche in Cina. Negli Stati Uniti, addirittura, la disoccupazione è scesa al minimo storico e si attesta al 4,1%, negli ultimi due trimestri, la crescita del Pil è stata del 3% e recentemente Trump è riuscito a mettere in atto la sua riforma fiscale con un taglio delle tasse per le imprese e le famiglie, per un ammontare di sgravi di circa 1.500 miliardi di dollari».
Quindi cosa dobbiamo fare? Dobbiamo preoccuparci per la ripresa dell’inflazione e per rialzi dei tassi maggiori oppure dobbiamo guardare la crescita dell’economia mondiale? «Assolutamente direi che bisogna guardare alla crescita economica e agli utili delle aziende e di rendersi conto che, dopo parecchi anni che i mercati finanziari sono stati sostenuti dalla grande liquidità immessa dalle Banche Centrali – evidenzia Zanolla – è il momento del passaggio del testimone, dalla 'droga monetaria' ai fondamentali dell’economia. Quindi la correzione dei mercati in atto ci sta, soprattutto anche in considerazione dei livelli di prezzo raggiunti, ma l’impostazione di fondo nei confronti dei mercati azionari, rimane positiva».

Non farsi prendere dall'emotività del momento
«Come sempre, bisogna tenere i nervi saldi, non farsi prendere dall’emotività dovuta all’aumento della volatilità e ragionare in termini di medio-lungo termine. E’ comunque importante in questi momenti – conclude – che il risparmiatore analizzi con il suo consulente di fiducia l’attuale asset allocation del portafoglio, il livello di diversificazione e il profilo di rischio, per verificare se le scelte fatte fino a oggi rispecchiano i suoi obiettivi e la sua tolleranza all’instabilità a breve dei mercati».