26 aprile 2024
Aggiornato 01:30
L'annuncio

Regionali Fvg: sulla scena irrompe Sergio Cecotti

La sua candidature potrebbe sparigliare le carte sia a destra che a sinistra, convincendo gli indecisi delle urne a votare per lui

FVG - Ora è ufficiale: Sergio Cecotti sarà il candidato presidente alla Regione Fvg per il Patto per l’Autonomia. Una vera ‘bomba’ a orologeria che cade in un agone politico che si dimena scomposto a caccia di consensi. Lo ha confermato lui stesso nel corso della convention che ha anche decretato l’appoggio del nuovo movimento autonomista al candidato sindaco Andrea Valcic e al suo ‘Cantiere per Udine’.

Per Cecotti serve discontinuità
Nel presentare i due candidati all’uninominale per la Camera (Diego Navarria) e il Senato (Tullio Avoledo), il già due volte sindaco di Udine ed ex governatore del Fvg ha rimarcato come la Regione negli ultimi dieci anni abbia perso molto terreno rispetto alle altre, e sia necessaria una netta discontinuità per andare a ricostruire le fondamenta delle tante eccellenze che in questo ultimo periodo si sono perse per strada, a partire dalla sanità. «In questi anni la coesione istituzionale, sociale ed economica di questa terra è stata minata e la stessa specialità è fortemente a rischio. Per questo – è stato ribadito a più riprese - serve un partito territoriale, ruolo che il Patto per l’Autonomia si avvia a incarnare in virtù di un consenso che cresce tra la gente».

«Fare ciò che è giusto o ciò che conviene?»
Nelle presentazioni pubbliche, manda a dire Patto per l’Autonomia, si è assistito a un crescendo di presenza e di entusiasmo, con 300 persone a Valvasone, altrettante a Mereto, 150 a Cividale, 100 a Pordenone e anche venerdì sera il San Giorgio di Udine era pieno come nelle grandi occasioni. «Arriva un momento nella vita in cui si deve scegliere se fare ciò che è giusto o ciò che conviene. Ora la cosa giusta per il futuro di questa regione è obbedire al richiamo di tutti coloro che non si rassegnano alle macerie di ciò che eravamo ma vogliono ricostruire», ha spiegato Cecotti.

Una discesa in campo che spariglia le carte
A questo punto il Patto raddoppia: la partita inizia il 4 marzo con le politiche, ma a questo punto il vero asso nella manica sarà calato nel ‘secondo tempo’, per il grande appuntamento del 29 aprile: traguardo per cui adesso il Patto, vista la disponibilità di Cecotti ad essere il primo candidato ufficiale a scendere in campo dopo Sergio Bolzonello, potrà fin da subito attrezzarsi. Per centrosinistra, centrodestra e pentastellati si tratta di una notizia che di certo è destinata a creare molte fibrillazioni. Cecotti rappresenta infatti una new entry destinata a sparigliare ogni calcolo politico. A lui – si dicono convinti i leader di Patto per l’Autonomia – non guardano soltanto tutti gli autonomisti che hanno preso le distanze dai partiti romani, ma anche e forse soprattutto anche quelli che pensavano di disertare le urne.