20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Si gioca alle 18

Domenica al Carnera arriva il Verona: esame importante per la Gsa

Una partita-chiave per i bianconeri, come sottoscritto dal gm della Micalich che ha anche analizzato con noi il momento della squadra

UDINE - Domenica, alle ore 18, la Gsa Udine incrocerà la sua strada con quella della Tezenis Verona, anch'essa a quota 26 punti in classifica. Tra le mura del palasport dei Rizzi, la formazione di Lardo avrà l'occasione di prendere i due punti persi malamente nella scorsa trasferta di Ferrara e di farsi un check-up sul campo delle proprie condizioni e ambizioni. Una partita-chiave per i bianconeri, come sottoscritto dal gm della Micalich che ha anche analizzato con noi il momento della squadra.

Micalich, dopo la partita persa con Ferrara, aveva detto che occorreva analizzare la situazione e capire il perché di queste recenti brutte prestazioni fuori casa. Che ragioni si è dato?
«Il problema mi sembra evidente. Con due giocatori specialisti nel tiro dalla distanza non disponibili, come Pinton e Benevelli, la squadra ha perso una dimensione di gioco. Gli avversari, sapendo ciò, si rinchiudono come in un bunker all'interno della loro area. Aggiungiamo a questo che la squadra non è in un brillante periodo di forma, che ha difficoltà a giocare a campo aperto e ci troviamo, perciò, ad attaccare i nostri avversari già schierati. Questi problemi in casa vengono in parte mascherati, anche per la spinta del pubblico, ma anche qui abbiamo faticato di più recentemente».
Nelle ultime partite si è potuto notare che la Gsa gioca meglio con Nobile come playmaker, mentre soffre di più con Veideman in quel ruolo. Può farsi un parallelo con quanto successo alla Fortitudo Bologna che ha tratto giovamento nel dare le chiavi di gioco a Fultz ed ha spostato McCamey a guardia?
«Nobile è cresciuto parecchio nelle ultime gare ed è vero che con lui la squadra ora gioca meglio. Non bisogna, però, dimenticare quanto Veideman sia per noi importante: la scorsa stagione, quando è arrivato, sembrava quasi Steve Nash! Fa bene, perciò, la nostra squadra ad aspettare che torni il vero Rain. Del resto è significativo che lui stesso abbia rinunciato alla chiamata della sua nazionale pur di rimanere con noi ad allenarsi. Il discorso è, perciò, diverso da quello di Bologna: Veideman non è una scommessa come il loro americano».
Domenica arriva al Carnera Verona. Che partita si aspetta?
«E' una partita da play-off, forse la più importante del girone di ritorno. Verona viene a Udine per vincere ed anche noi vogliamo avere i due punti per andare sul 2 a 0 negli scontri diretti. Facendo due conti, la quota play-off dovrebbe essere a 34 punti, perciò ci servono ancora 4 vittorie. Se vogliamo arrivare tra le prime quattro (con il conseguente vantaggio campo al primo turno, n.d.r.), invece di vittorie ce ne vogliono 6».