19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
La richiesta

Bonus di 80 euro alle pensioni basse e 'nuovi' assegni familiari

L’appello dei pensionati Fvg del lavoro autonomo, i quali hanno presentato un Manifesto che i candidati al Parlamento potranno firmare sotto forma di appello

FVG - Una chiamata forte e chiara per mettere al centro delle scelte politiche il reddito pensionistico, i temi sociali e le esigenze degli anziani. E per proporre un Manifesto che i candidati al Parlamento potranno firmare sotto forma di appello. A sostenere le regioni di anziani e pensionati della regione, in conferenza stampa a Udine, il coordinatore del Capla Fvg Guido De Michielis e il presidente regionale Cna pensionati Pietro Di Lena, presenti le altre categorie del Capla (composto anche da Anap Confartigianato, Associazione pensionati Cia, 50&più Confcommercio, Federpensionati Coldiretti, Anpa pensionati Confagricoltura). Il Capla è il comitato regionale dei pensionati del lavoro autonomo del Fvg (80.000 iscritti), diramazione del Cupla nazionale (2.200.000 iscritti).

In occasione dei recenti Stati Generali a Roma il coordinatore nazionale Giovanni Giungi ha fatto sapere innanzitutto della presenza in Italia di 4,5 milioni di pensionati del lavoro autonomo (reddito pensionistico medio 774 euro mensili lordi), di cui 1,6 milioni artigiani (882 euro), 1,5 agricoltori milioni (537 euro) e 1,3 milioni commercianti (817 euro). «Abbiamo presentato il Manifesto alle forze politiche affinché prendano impegni seri anche oltre l’orizzonte temporale delle elezioni – spiega Giungi –. Sono necessarie misure incisive per una ripresa stabile dell'attività economica e produttiva, ma è anche indispensabile dare sollievo alle famiglie degli anziani, i cui trattamenti pensionistici hanno perso progressivamente valore rispetto al reale costo della vita e i cui redditi hanno scontato il peso di un fisco ancor più opprimente a livello locale e di costi socio-sanitari sempre più alti».

Il Coordinamento delle associazioni dei pensionati lavoratori autonomi chiede dunque provvedimenti ponderati e credibili, come l’allargamento del bonus Irpef 80 euro alle pensioni basse e una riformulazione degli assegni familiari; la revisione del paniere di spesa sui cui si basa l’indicizzazione delle pensioni più aderente alle necessità dei meno abbienti, con un peso maggiore dei beni alimentari, energetici e farmaco-sanitari; l’accesso universale e uniforme dei servizi sanitari e di assistenza in tutto il territorio nazionale; la realizzazione dell’innovativa riforma dei Lea (livelli essenziali d’assistenza) in tutte le regioni, affinché si trasformino in diritti esigibili da parte di tutti, anziani e cittadini. «Ciò che non è più prorogabile – sottolinea Giungi – è anche una legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo che consentirebbe un vero Patto intergenerazionale per la sicurezza e la tranquillità degli anziani insieme alla creazione di nuove professionalità e occasioni di lavoro per i più giovani». «In Fvg, fortunatamente – rileva De Michielis –, il provvedimento è già stato approvato».