26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il caso

La piccola Elisa ha subito il trapianto di midollo: si riaccende la speranza

I genitori: "In attesa, in punta di piedi, incrociamo le dita preghiamo e continuiamo a tifare per la nostra amata 'Gufetta', che mantiene sorriso e vivacità, mentre il nuovo midollino inizia a lavorare"

PORDENONE - «Il momento tanto atteso è arrivato, la piccola Elisa ha fatto il trapianto, il suo angelo sconosciuto le ha donato il midollo». E' il messaggio postato sul profilo Facebook da Fabio e Sabina, i genitori della piccola di tre anni, affetta da leucemia, la cui storia aveva avviato una mobilitazione del web. «In attesa, in punta di piedi, incrociamo le dita - scrivono - preghiamo e continuiamo a tifare per la nostra amata 'Gufetta', che mantiene sorriso e vivacità, mentre il nuovo midollino inizia a lavorare».

La mobilitazione
Questa piccolina, che vive nel Pordenone, è finita alla ribalta delle cronache (dallo scorso ottobre), suo malgrado, per la difficoltà che i medici hanno avuto nel trovare un donatore compatibile. Qualcuno che potesse aiutarla attraverso un trapianto di midollo. In moltissimi si sono attivati per poterla aiutare, anche alcuni volti noti dello spettacolo, come Fiorello e Anastacia. Molti altri hanno rilanciato l'appello dei genitori della piccola, Fabio e Sabina.

La notizia si è infatti diffusa velocemente sui social
In particolare su Facebook è stata creata una pagina, 'Salviamo Elisa', dove sono state date indicazioni per la donazione e si invitava chiunque a «contattare il più vicino centro trasfusionale per richiedere di essere sottoposto alle procedure di tipizzazione, un semplice tampone salivare oppure un prelievo e il successivo inserimento nella banca dati come possibile donatore di midollo osseo».

Chi può donare
Per aiutare Elisa e tutti coloro che ne hanno bisogno, basta diventare donatori di midollo osseo, iscrivendosi al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. In Italia è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e 364 giorni, quindi non aver ancora compiuto il 36° anno, godere di buona salute e non essere affetti da patologie trasmissibili. Diventare potenziali donatori di midollo osseo, che non equivale al midollo spinale, prevede un piccolo gesto non particolarmente doloroso: sottoporsi a un semplice prelievo di sangue (o di saliva) in un Centro Ospedaliero accreditato.