29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
UDINE

'Noi con l'Italia': ecco la casa del centrodestra moderato

I consiglieri regionali Colautti e Cargnelutti spiegano le mosse in vista dei prossimi appuntamenti elettorali

UDINE - «Ci rivolgiamo ai delusi, a quelli che non vogliono andare a votare, a chi non si fida di proposte irrealizzabili e slogan urlati, a tutti quelli che cercano una proposta moderata, razionale, competente e che ha dimostrato nel tempo, in Italia e in Regione, un'alta cultura di governo». E' questa la proposta firmata da Alessandro Colautti e Paride Cargnelutti, consiglieri regionali di Alternativa Popolare che, insieme alla neonata associazione chiamata 'Autonomia popolare' sono confluiti all'interno di Autonomia Responsabile di Renzo Tondo e si presentano alle politiche come candidati rispettivamente a Camera e Senato con il simbolo di 'Noi con l'Italia'.

L'AVVICINAMENTO A AUTONOMIA RESPONSABILE - Spiega Colautti: «Ci è sembrato giusto dare importanza a un percorso, quello di Alternativa Popolare, che negli anni ha contribuito alle riforme sia a livello nazionale, sia a livello locale nelle fila con l'opposizione. In questi cinque anni ci siamo sempre contraddistinti per aver inteso lo spessore dei problemi ed averli affrontati con responsabilità e concretezza. All'opposizione, quindi naturalmente nell'alveo del centrodestra, ma con la nostra autonomia, senza brand o obblighi nei confronti di chiunque, anche andando controcorrente. Per questo il nostro lavoro ci ha avvicinato ad Autonomia Responsabile, un partito del territorio per il territorio. In questo abbiamo anticipato le scelte a livello nazionale prima della nascita di Noi con l'Italia». Ma i due esponenti moderati non vogliono perdere l'esperienza politica di Alternativa Popolare. Per questo è stata fondata una associazione, chiamata 'Autonomia popolare', nel solco di quello già realizzato anche in Lombardia e altre regioni del Nord, che potrà confluire in toto o in parte in Autonomia Responsabile. Un movimento più culturale che politico che dà continuità alle idee dei circoli e degli affiliati di Alternativa Popolare, mantenendo un riferimento di area popolare e riformista. Lo scopo è quello di continuare a presentare progetti e iniziative autonome.

TONI ESASPERATI E PROMESSE IMBARAZZANTI - «Noi all'epoca abbiamo avuto un sogno – spiega Cargnelutti - che nascesse un soggetto politico che mettesse assieme il mondo laico, riformista e cattolico, rappresentando la maggioranza degli italiani, il ceto medio e una parte delle persone che non sono tutelate nello Stato. Avevamo pensato fosse Forza Italia, poi però abbiamo cercato altre strade, pur riconoscendo i meriti storici del partito. Oggi però siamo imbarazzati a vedere questa campagna elettorale. Toni esasperati e promesse irrealizzabili. Finita la campagna bisognerà governare e il distacco tra politica e popolo aumenterà invece di diminuire. Ripartiamo dall'idea di mettere insieme un mondo moderato, degli artigiani, delle partite IVA, delle famiglie. Noi siamo convinti che si vinca al centro e con una forza moderata e inclusiva: non per niente sul simbolo non ci sono nomi di leader di partito, ma la parola 'noi'. E' un progetto che ha una grande ambizione e non terminerà con le elezioni: essere la casa di un centrodestra moderato».
Dopo il 4 marzo però Noi con l'Italia, a livello locale, dovrà affrontare alcuni nodi, candidature e alleanze in primis. Entra nel merito sempre Colautti: «Siamo convinti di raggiungere il 3%. Questo risultato avrà sicuramente un traino sulle elezioni regionali, mettendoci nelle condizioni di poter avere voce in capitolo con gli altri partner del centrodestra. L'interrogativo riguarda il rapporto con l'Udc. Bisognerà capire quale sarà la strada più utile. Autonomia Responsabile è una forza regionale e sarà fondamentale non disperdere il percorso di questi anni, finalizzato a essere una forza di riferimento territoriale e indipendente».