29 marzo 2024
Aggiornato 01:30
Pordenone

Fvg: la Guardia di Finanza sequestra 21 mila articoli di abbigliamento contraffatti e 21.700 euro

Le Fiamme Gialle hanno denunciato 11 cittadini extracomunitari e di un italiano per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione

PORDENONE – La Guardia di finanza di Pordenone, a seguito di un’attività investigativa iniziata sul finire del 2017 ha sequestrato 21 mila articoli di abbigliamento contraffatti (marchiati ‘Adidas’, ‘Armani’, ‘Burberry’, ‘Chanel’, ‘Colmar’, ‘Diesel’, ‘Dior’, ‘Fendi’, ‘FreD Perry’, ‘Geox’, ‘Gucci’, ‘Hogan’, ‘Lacoste’, ‘Luis Vitton’, ‘Moncler’, ‘Napapijri’, ‘Ralph Lauren’, ‘Ray Ban’, ‘Woolrich’ ‘Zara’) e sequestrato denaro contante per 21.700 euro. Le Fiamme Gialle hanno denunciato 11 cittadini extracomunitari (di nazionalità cinese, marocchina e senegalese) e di un italiano per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

IL TRAFFICO È EMERSO A SEGUITO DEL CONTROLLO DI ALCUNE AUTO  - I finanzieri da tempo hanno intensificato anche nella provincia di Pordenone l’attività di intelligence e contrasto dei traffici illeciti. Nel corso delle festività natalizie hanno sottoposto a controllo su strada alcune autovetture, condotte da cittadini extracomunitari. All’interno dei mezzi hanno rinvenuto centinaia di articoli di abbigliamento abilmente contraffatti (giubbotti, felpe, t-shirt, camicie, pantaloni, cinture, scarpe, borse, occhiali, orologi) destinati alla vendita in un mercato parallelo e sommerso. Dopo la denuncia dei responsabili alla locale Procura della Repubblica, l’approfondimento degli elementi acquisiti dai militari ha consentito alle fiamme gialle di accertare i canali di rifornimento e produzione, individuando in un negozio di abbigliamento e sartoria ‘cinese’, situato nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Padova, il luogo in cui venivano di fatto ‘confezionati’ i capi di abbigliamento contraffatti anche mediante l’illecita apposizione di marchi, riconducibili a varie griffe di moda, su capi di abbigliamento ‘no logo’, regolarmente detenuti per la vendita.

LA PERQUISIZIONE - Le operazioni di perquisizione dell’esercizio commerciale, disposte dall’Autorità Giudiziaria pordenonese, hanno consentito di rinvenire in un locale sotterraneo, collegato alla sartoria (il cui accesso era abilmente occultato da alcune tavole di legno poste sul pavimento), 17 mila prodotti contraffatti. Inoltre è stata sequestrata, occultata all’interno di un trolley dell’indagato, anche la somma in denaro contante di 21.700 euro proveniente dalle attività illecite. Le ‘tracce’ individuate dai finanzieri di Pordenone per ricostruire i canali di provenienza dei prodotti contraffatti, hanno condotto ad un cittadino italiano il quale, all’interno di un noto social network, nella sezione del sito dedicata alle offerte commerciali - cosiddetta ‘market place’ -, proponeva la vendita di accessori e articoli di abbigliamento di noti marchi di moda a prezzi palesemente incongrui con quelli ascrivibili nei circuiti dell’economia legale. Gli articoli sequestrati avevano una qualità di riproduzione particolarmente elevata tale da renderli difficilmente distinguibili dai prodotti originali.