26 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Il caso

Morte di Astori, la società viola: «Fino a ieri sera stava benissimo»

Mastronardi, addetto stampa della Fiorentina conferma che l'ultima persona a vedere il capitano della Fiorentina vino è stato Sportello. Il cordoglio di Prandelli e del pardon dell'Udinese Pozzo

UDINE – «Fino a ieri sera stava benissimo». E’ Arturo Mastronardi, addetto stampa della Fiorentina, la prima voce ufficiale della società dopo la scomparsa del capitano Daniele Astori, avvenuta nella notte tra sabato e domenica in una delle stanze dell’hotel Là di Moret, sede del ritiro viola per il match di campionato contro l’Udinese. Sempre Mastronardi ha reso noto che l’ultima persona a vedere Astori, venerdì sera intorno alle 23.30, è stato il portiere della Fiorentina, Marco Sportiello.

I FATTI – Astori, come il resto della squadra, avrebbe dovuto presentarsi a fare colazione entro le 9.30. Non vedendolo arrivare, domenica mattina, lui che era sempre tra i più puntuali, uno dei massaggiatori si è fatto aprire la stanza (il difensore viola dormiva da solo) ed è in questo momento che è avvenuto il ritrovamento del corpo senza vita del giovane calciatore, classe 1987. Subito dopo il rinvenimento, i dirigenti della società hanno telefonato ai genitori del giocatore, a Bergamo, per avvertirli della tragedia. E contestualmente hanno anche avvertito la compagna, che si trova a Firenze e dalla quale Astori due anni fa aveva avuto una bimba. I familiari dovrebbero raggiungere Udine quanto prima. Astori pare non avesse alcun problema di salute. Queste le parole del Procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo raccolte dall'Ansa: «L'idea è che il giocatore sia deceduto per un arresto cardiocircolatorio per cause naturali», anche se «è strano che succeda una cosa del genere a un professionista così monitorato senza segni premonitori».

LO SHOCK – Ovviamente sconvolti tutti i compagni di squadra, molti dei quali sono scoppiati a piangere appena appresa la notizia. Tutto il calcio si è fermato, con le partire della serie A che sono state rinviate. Astori, dopo essere cresciuto nel Milan, aveva giocato nel Cagliari e nella Roma prima di approdare alla Fiorentina. 14 anche le presenze in Nazionale. Centinaia i messaggi di cordoglio apparsi sui social da parte di altri calciatori della serie A, tutti sconvolti per una morte che pare non trovare giustificazioni nelle condizioni fisiche del 31enne. Già domenica pomeriggio dovrebbe avvenire l’autopsia sul corpo di Astori, che è stato portato nell’obitorio dell’ospedale di Udine. La squadra ha lasciato il ritiro diretta a Firenze nel primo pomeriggio di domenica.

LE REAZIONI «La morte di un giovane ci fa sempre perdere un po' della nostra innocenza, in questo caso mi sento di aver perso qualcosa di più». Così Cesare Prandelli ha voluto ricordare Davide Astori. «Il ricordo che ho di Davide come atleta e come uomo è privato, me lo tengo dentro il mio cuore che piange - ha proseguito Prandelli - Sono profondamente sconvolto, sento un grande vuoto dentro. Abbraccio la famiglia nella consapevolezza che in questo momento il dolore è tale che tutto intorno a te brucia e non esistono parole di conforto». Anche Gianpaolo Pozzo, presidente dell'Udinese, fa fatto un commento: «Scrivo come patron dell’Udinese, come tifoso di calcio e, soprattutto, come padre. Sono profondamente colpito dalla notizia della morte di questo giovane e, con me, tutta la mia famiglia e l’Udinese Calcio piangono Davide Astori. Siamo vicini ai suoi cari, alla Fiorentina tutta, ai suoi tifosi, agli sportivi. Stamani ci siamo svegliati pronti a vivere una giornata di sport in campo contro i nostri avversari. Ci siamo preparati per la sfida e mai avremmo pensato, invece, di doverci unire alla Fiorentina nel dolore e nel provare a darci un’umana spiegazione alla morte di un giovane nel fiore degli anni. Oggi piangiamo assieme Davide Astori, ci fermiamo in segno di rispetto e affetto. Quando torneremo ad allenarci e a giocare a calcio lo faremo anche per lui, per tenere vivo il suo ricordo e per dare ancora maggiore valore a questo sport che deve saper unire, dare forza, ispirare le persone. Un grazie ai tifosi per essere con noi, ai media che racconteranno con pudore e rispetto questa triste notizia».