25 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Prima volta

Il ‘Progetto Martina’ sbarca a Udine per informare i giovani sui tumori

A livello nazionale ha coinvolto mille scuole superiori, dando agli adolescenti informazioni sui vantaggi che si ottengono seguendo stili di vita corretti

UDINE - Organizzato dai Club Lions di Udine, arriva per la prima volta in città nell’aula magna dell’istituto tecnico Industriale Malignani, alla presenza di oltre 150 studenti delle classi terze e quarte, il convegno sul ‘Progetto Martina’. Questo a livello nazionale ha coinvolto mille scuole superiori, dando agli adolescenti informazioni sui vantaggi che si ottengono seguendo stili di vita corretti e sugli accorgimenti da mettere in atto per evitare alcuni tumori o per scoprirne altri in tempo utile alla cura. «Teniamo lezioni contro il silenzio: parliamo ai giovani dei tumori – sostiene il professor Cosimo di Maggio, oggi coordinatore scientifico di ‘Progetto Martina’, in Italia – Martina colpita da un tumore alla mammella 20 anni fa aveva espresso più volte il desiderio che i giovani venissero educati ad avere una maggiore cura della propria salute».

L’INCONTRO - In apertura del convegno Marinella Michieli, referente udinese del progetto ha presentato gli ospiti intervenuti per un breve saluto: Simona Liguori, Assessore alla Salute e all’Equità Sociale del Comune di Udine, Giorgio Arpino Presidente LILT Udine mentre Alberto Gortani, Presidente Lions Club Udine Lionello ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di aver portato oggi questa importante testimonianza a voi giovani affinché si possa promuovere ancora di più la cultura della salute, alla base per uno sviluppo di una società informata e consapevole». Relatore dell’incontro il dottor Stefano Camurri Piloni, presidente del Comitato scientifico nazionale del ‘Progetto Martina’ che si dedica alla divulgazione nelle scuole superiori delle necessarie informazioni e delle fondamentali precauzioni atte a prevenire i vari tipi di tumore.

NECESSARIA UNA DIAGNOSI TEMPESTIVA - Nel corso del suo intervento, il dottor Camurri ha sottolineato che anche nei tumori giovanili è necessaria una diagnosi tempestiva che permetta cure meno invasive e aumenti le possibilità di guarigione; ha altresì ribadito che per i giovani alimentazione scorretta, alcol in dosi non limitate e soprattutto il fumo sono una delle cause dell’insorgenza di un tumore, che può restare silente anche per anni e poi manifestarsi improvvisamente. Infine ha dato alcune spiegazioni ed accorgimenti da mettere in atto relativi a tumori presi in considerazione: mammella, collo dell’utero, melanoma, testicolo.

IL QUESTIONARIO - L’incontro si è concluso con la compilazione di un questionario sui contenuti acquisiti ed eventuali suggerimenti. Gli studenti potranno anche decidere di ricevere periodicamente informazioni via mail e tra un anno compilare un ulteriore questionario di verifica, al fine di monitorare l’atteggiamento dei ragazzi nei confronti della loro salute. A oggi i test degli studenti partecipanti al progetto hanno rilevato che oltre il 50% di loro ha cambiato stile di vita dopo l’incontro e che il 71% delle ragazze ha deciso di vaccinarsi contro il papilloma virus. In generale, tutto questo significa poter ridurre del 30-50% il rischio di contrarre un tumore.