19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
il caso

Interrogate le maestre d'asilo che maltrattavano i bambini

A confronto con il giudice la difesa ha respinto le accuse ridimensionando il peso dei video raccolti da una telecamera nascosta dagli investigatori del Nucleo operativo di Pordenone

PORDENONE - Si è svolto giovedì 8 marzo l'interrogatorio di garanzia nei confronti delle due maestre accusate di maltrattamenti sui minori in un asilo privato del Pordenonese. A confronto con il giudice, la responsabile della cooperativa che gestisce la struttura ha respinto le accuse, ricostruendo il clima ed i rapporti con bambini e famiglie, che a suo dire non si erano mai lamentati di nulla.

LA DIFESA RIDIMENSIONA L'ACCADUTO - Secondo il legale della donna, l'avvocato pordenonese Alberto Cassini, la portata delle immagini dei video diffusi dalle forze dell'ordine andrebbe ridimensionata «perché condensa, in pochi secondi, episodi che vanno invece spalmati nel tempo e che, comunque, non si configurano come maltrattamenti, ma reazioni a istanti di esasperazione». La struttura resta sotto sequestro: i bambini sono stati ricollocati in materne e nido della zona, anche con l'aiuto dei Comuni interessati.