28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Udine

Progetto AttivaGiovani: un lavoro per i "neet"

Presentato a Udine per aumentare l'inserimento al lavoro dei "neet", ovvero i giovani fra i 18 e i 29 anni. Il progetto ha come finalità anche quella di avvicinarli alla comunità locale, accrescendo il senso di appartenenza

UDINE - E' stato presentato, oggi, nell'auditorium Comelli a Udine, AttivaGiovani, la misura con cui la Regione intende sostenere interventi formativi finalizzati ad aumentare le opportunità di inserimento lavorativo dei cosiddetti "neet" presenti sul territorio regionale, ovvero giovani fra i 18 e i 30 anni non compiuti che non lavorano e non studiano.

ASS. PANARITI ALLA PRESENTAZIONE - Alla presentazione, volta ad illustrare le linee guida dell'avviso di AttivaGiovani che verrà emanato fra settembre e ottobre, è intervenuta l'assessore regionale alla Formazione, Loredana Panariti, che ha sottolineato come la misura si rivolga alla fascia di neet più vulnerabile e difficile da raggiungere. «Per individuare questa parte di giovani abbiamo pensato alla costruzione di una rete locale tra soggetti pubblici, associazioni del terzo settore, enti di formazione professionale e aziende. Attraverso questi soggetti - ha specificato Panariti - verranno elaborate strategie efficaci volte ad intercettare questa tipologia di utenza che spesso non si avvicina in maniera autonoma ai servizi territoriali o lo fa in maniera sporadica, risultando pertanto 'invisibile' e poco 'tracciabile' dal sistema tradizionale della formazione/dell'istruzione e dei servizi per il lavoro».

A CHI E' RIVOLTO - Il programma, che si inserisce all'interno degli strumenti integrativi e aggiuntivi  al Piano integrato di politiche per l'occupazione e il lavoro (Pipol) - Garanzia giovani, si rivolge a ragazzi under 30 che, nei 12 mesi precedenti all'intervento, non hanno svolto un'attività lavorativa o non hanno usufruito di percorsi formativi finalizzati al rilascio di un titolo di studio. «AttivaGiovani - ha chiarito Panariti - si sviluppa nell'arco di un triennio con una disponibilità finanziaria di 4,5 milioni di euro fra fondi comunitari (Fondo sociale europeo) e regionali fino al 2020. Si tratta di risorse importanti che potranno essere implementate».

OBIETTIVI - Fra gli obiettivi di AttivaGiovani, com'è stato illustrato, vi è l'elaborazione di percorsi formativi di tipo esperienziale nei quali i giovani, attraverso il "fare", potranno accrescere la curiosità, la fiducia e l'impegno verso un più ampio progetto di vita oltre che acquisire competenze tecnico-professionali. Ad accompagnare l'iter anche la sperimentazione di un servizio di tutoraggio per motivare il giovane lungo il percorso.

IL PERCORSO - «Il percorso formativo potrà svolgersi anche con attività laboratoriali o all'interno del terzo settore, dei Comuni e delle imprese, volte ad attivare quelle competenze esperienziali e trasversali che permetteranno, poi, di accedere agli strumenti ordinari». Al termine del percorso, infatti, i giovani potranno essere inseriti nell'ambito delle opportunità offerte dai servizi di incrocio domanda-offerta di lavoro e di politiche attive per il lavoro per aumentare la loro probabilità di inserimento lavorativo. La misura prevede, inoltre, un monitoraggio per verificare la successiva storia lavorativa/professionale dei giovani che hanno beneficiato dell'intervento.

I NEET - La percentuale di neet in regione, come è stato evidenziato nel corso della presentazione, è più bassa rispetto a quella nazionale. Ad oggi, in Friuli Venezia Giulia, si registrano 27.358 neet con una diminuzione del 4,2% rispetto al 2015, quando toccavano quota 28.570.

PER L'OCCUPABILITA' DEI GIOVANI - La misura è inserita all'interno della legge regionale n.7/2017 (Disposizioni per il sostegno all'occupabilità dei giovani - AttivaGiovani -, per il sostegno all'assunzione con contratti di lavoro subordinato di prestatori di lavoro accessorio e misure sperimentali di accompagnamento intensivo alla ricollocazione) che ha come finalità quello di aiutare questi giovani ad inserirsi all'interno del mercato del lavoro aumentandone l'occupabilità. Fra le ambizioni del progetto anche quello di avvicinare il giovane alla comunità locale accrescendone il senso di appartenenza come strumento che favorisce l'inclusione nel contesto sociale di riferimento.