19 marzo 2024
Aggiornato 04:00
Convegno ‘Vado a vivere da sola’

Casa arcobaleno e la storia di tre coinquiline speciali: Laura, Elisa e Giulia

questo luogo rappresenta l’esito di un lungo, quotidiano paziente e appassionato lavoro di tanti che credono che il futuro di queste persone riguarda anche il nostro futuro

SAN DANIELE - Il momento clou del pomeriggio è stato quando le tre ragazze sono salite sul palco per raccontare i rispettivi percorsi esistenziali fatti di mille, quotidiani ostacoli che hanno dovuto e saputo superare fino al raggiungimento della totale autonomia. Autonomia che si chiama Casa arcobaleno, l’appartamento di San Daniele che condividono dallo scorso mese di settembre, sconfiggendo non soltanto la loro disabilità, ma anche pregiudizi e diffidenze, ostilità e paure.

IL CONVEGNO - A quel punto del convegno ‘Vado a vivere da sola’ , gli oltre duecento partecipanti che gremivano l’auditorium della scuola secondaria di primo grado di San Daniele non hanno saputo trattenere le lacrime per la grande commozione provata nell’ascoltare le parole delle sorelle Laura ed Elisa e della loro amica Giulia rispettivamente di 25, 31 e 26 anni, vere ‘eroine’ di una giornata che le ha viste, assieme a familiari e operatori del settore che si sono susseguiti nei vari interventi, vere protagoniste di un progetto pilota a livello nazionale che rappresenta un fiore all’occhiello nell’impegno a favore dei disabili.

LA STORIA PERSONALE - Hanno raccontato – le tre ragazze - delle difficoltà nel trovare casa, dei tanti, troppi dinieghi ricevuti dai proprietari di appartamenti, del timore di non farcela senza i genitori, dell’ansia nell’organizzare le loro giornate scandite anche dal lavoro, della paura nell’organizzare la vita in comune sapendo che la presenza degli educatori prevede un servizio molto ridotto: presenza due volte la settimana e reperibilità nelle 24 ore per eventuali urgenze. Casa arcobaleno rappresenta lo step successivo di Casa Elena, il progetto sperimentale di San Daniele rivolto a giovani persone con disabilità intellettiva e incentrato sulla sperimentazione e sull’acquisizione di adeguate abilità di autonomia sociale e abitativa, per realizzar con gradualità il percorso di vita indipendente per la persona disabile.

UN LAVORO DI MOLTI - Come è stato sottolineato nei vari interventi degli operatori, terapeuti ed educatori, questa potrebbe sembrare una storia piccola, ma in realtà Casa arcobaleno rappresenta l’esito di un lungo, quotidiano paziente e appassionato lavoro di tanti che credono che il futuro di queste persone riguarda anche il nostro futuro. Questo perché garantire una prospettiva di vita reale ai disabili, prima che un dovere istituzionale dovrebbe essere un obiettivo dell’intera collettività. Ma Casa arcobaleno è anche un omaggio alle tante famiglie che si sentono sole nell’accompagnare un figlio che non può ‘correre’ come gli altri e un tributo ai tanti che stanno in trincea per aiutare chi ha il diritto a una vita piena e dignitosa come tutti.