24 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Udine

Coldiretti Fvg: 530 firme contro il 'Cibo Falso'

L'obiettivo è l'introduzione dell’obbligatorietà dell’indicazione del Paese d’origine o luogo di provenienza dell’ingrediente primario di un alimento

UDINE - Grande successo dell’iniziativa anti-Ceta di Coldiretti Fvg. La Federazione, contraria all’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada, ha promosso e organizzato nella giornata di venerdì 23 marzo un presidio a Udine, in via Savorgnana di fronte all’ex cinema Puccini. Assieme alle altre associazioni che si oppongono al Ceta – Stop TTIP Italia, Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch –. Coldiretti Fvg ha informato i cittadini sulle motivazioni della sua posizione, appoggiata tra l’altro da tre comuni su quattro in Fvg e da numerosi parlamentari, e ha inoltre raccolto firme (530 la conta finale) per la sua campagna Stop Cibo Falso, nell’ambito della petizione popolare indirizzata al Parlamento europeo e finalizzata a introdurre l’obbligatorietà dell’indicazione del Paese d’origine o luogo di provenienza dell’ingrediente primario di un alimento. «Un’etichetta trasparente, che indichi l’origine degli ingredienti – sottolinea il presidente di Coldiretti regionale Dario Ermacora –, è determinante a tutela della salute, dato che ogni giorno corriamo il rischio di trovare nel piatto alimenti di qualità basse, se non tossici, provenienti dall’estero».