19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Tavagnacco

Licenziamenti Hypo Bank: la preoccupazione dei sindacati

I rappresentanti dei lavoratori hanno comunicato il proprio disappunto derivante dai continui cambiamenti di ipotesi di accordo presentati dalla proprietà austriaca

TAVAGNACCO - Proseguono gli incontri tra la delegazione aziendale della Hypo Alpe-Adria-Bank Spa, unica banca rimasta dell’ex gruppo carinziano, dal novembre 2014 di proprietà del Ministero delle Finanze d’Austria, e le Organizzazioni Sindacali, nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo di 36 lavoratori impiegati nella sede di Tavagnacco. I rappresentanti dei lavoratori, riunitisi in assemblea nell’Auditorium Hypo di Tavagnacco, hanno comunicato il proprio disappunto derivante dai continui cambiamenti di ipotesi di accordo presentati dalla proprietà austriaca attraverso il consigliere Haymo Unterhauser.

LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI - «È inconcepibile che l’azienda non abbia ancora definito le condizioni per il licenziamento dei 36 colleghi, dopo molteplici incontri avvenuti tra le parti» riferisce Pietro Santoro, rsa First-Cisl della Hypo Bank. «Abbiamo presentato ai colleghi in assemblea l’ultima proposta di accordo pervenuta dall’azienda, diversa dalle precedenti e inaccettabile nei suoi contenuti. Abbiamo inoltre illustrato le richieste formulate alla delegazione aziendale, durante l’ultimo incontro del 21 marzo, che prevedono un adeguato indennizzo per i lavoratori», afferma Santoro. «Considerata la difficile situazione di Hypo Bank, abbiamo fin qui tenuto un atteggiamento cauto con l’azienda. Considerato il tempo trascorso e l’approssimarsi delle scadenze di Legge, è fondamentale che l’azienda dichiari le sue disponibilità per ricercare un dignitoso accordo per i lavoratori bancari che perderanno a breve il posto di lavoro» ha affermato Roberto De Marchi, segretario generale del Friuli Venezia Giulia di First-Cisl.