19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Serie A2

Sabato sera al Carnera arriva Bergamo. Micalich: «Gara fondamentale»

All'andata la squadra di Lardo venne battuta dagli orobici, che languivano in fondo alla classifica, dopo una interminabile partita condita da ben tre tempi supplementari

UDINE - Sabato, alle ore 20.30, la Gsa Udine affronterà al Carnera il Basket Bergamo per la quart'ultima partita della stagione regolare. Inutile dire che i punti ora valgono doppio in quanto definiranno quale sarà il lotto delle prime otto squadre in classifica che accederanno ai play-off, tra cui le prime quattro  che avranno il vantaggio campo a proprio favore. All'andata la squadra di Lardo venne battuta dagli orobici, che languivano in fondo alla classifica, dopo una interminabile partita condita da ben tre tempi supplementari. Sabato sera Udine avrà l'occasione di rifarsi e di prendere due punti fondamentali, come rimarca il g.m. della Gsa Davide Micalich.

Micalich, mancano 4 partite alla fine della stagione regolare. Come sono le sue sensazioni in vista del rush finale?
«La partita di sabato è per noi fondamentale: vincere vuol dire ipotecare i play-off per poi affrontare in trasferta Montegranaro per conquistare il 4o posto. Sarà una partita dura, ci vuole il massimo rispetto per Bergamo che è molto più forte rispetto al passato, soprattutto da quando ha cambiato allenatore».
Sia in questa stagione sia nella scorsa, la Gsa ha affrontato Treviso nel finale di campionato, ma con due risultati agli antipodi: brillante vittoria l'anno scorso, netta sconfitta quest'anno. Che significato dà a questa differenza?
«Non è possibile fare un paragone tra queste due situazioni. L'anno scorso siamo andati a Treviso con la mente libera, giocandoci le ultime cartucce prima del termine della stagione. Ora, invece, la squadra è  sotto pressione, abbiamo l'obbligo di cercare di vincere sempre, è cambiato tutto. La scorsa domenica Treviso ha vinto giocando contro di noi una partita importante, come se fosse una finale play-off».
La maggior parte dei suoi successi la Gsa l'ha costruita al Carnera dove è una «schiacciasassi». Merito  della cornice di un pubblico che ormai stabilmente riempie l'impianto dei Rizzi?
«La vicinanza e l'affetto della gente è il trionfo di questa società che ha fatto una escalation clamorosa in questi anni. E' vero, il palazzo pieno ci dà forti stimoli, ci toglie gli alti e bassi che, invece, abbiamo in trasferta».
Pensierino sul palasport, alla vigilia delle elezioni comunali e regionali. C'è un'idea per ampliarlo ovvero per farlo totalmente nuovo?
«Ingrandire il Carnera e' impossibile. Chi sarà eletto in Regione e in Comune deve pensare di dotare Udine di una nuova casa del basket, è una necessità».
Pozzecco è andato ad allenare la Fortitudo al posto del dimissionario, per motivi di salute, Boniciolli. C'è mai stata la tentazione di portarlo a Udine, come qualche sito specialistico ha mormorato?
«Con Poz c'è grande simpatia reciproca. Anni fa, ai tempi della B, c'era stato un interessamento, poi basta, non c'è mai stato più nulla. Sarà uno spasso incontrarlo, è uno che dà spettacolo, ma al di là di questo non c'è niente di più».